Respinte le accuse di ZelenskyCina: «Nessuna pressione sui Paesi contro la conferenza di pace in Ucraina»
SDA
3.6.2024 - 11:22
La Cina ha respinto le accuse del presidente Volodymyr Zelensky «sulle pressioni» esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull'Ucraina prevista questo mese. È quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.
03.06.2024, 11:22
03.06.2024, 11:38
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«L'uso della forza politica non è nello stile della diplomazia cinese e la posizione della Cina è aperta e trasparente: in nessun caso facciamo pressioni su altri Paesi», ha replicato la portavoce, secondo cui Pechino «spera sinceramente che questa conferenza di pace non diventi una piattaforma per creare uno scontro tra i campi. Non parteciparvi non significa che non sosteniamo la pace».
E anche se alcuni Paesi «decidono di partecipare, non necessariamente significa che sperano in un cessate il fuoco e nella fine dei combattimenti. La cosa più importante è un'azione concreta», ha notato Mao, ricordando che «la Cina ha più volte sottolineato che la conferenza di pace deve essere riconosciuta sia dalla Russia sia dall'Ucraina, che tutte le parti devono parteciparvi su un piano di parità e che tutti i piani di pace devono essere oggetto di una discussione equa». Per questo, «è difficile per la Cina partecipare in Svizzera proprio perché crediamo che questi tre punti potrebbero non essere raggiunti in questo incontro».
Zelensky, durante la sua presenza a sorpresa ai lavori dello Shangri-La Dialogue di Singapore, ha pesantemente accusato ieri Pechino di collaborare con Mosca per indebolire il vertice svizzero promosso per discutere il progetto di pace del suo Paese, nel mezzo della crescente frustrazione per i legami sempre più consolidati della Cina con la Russia. Pechino, in altri termini, è al lavoro per «impedire» ai Paesi di partecipare al vertice di pace in Svizzera.
Il presidente ucraino ha detto che più di un centinaio di Paesi e organizzazioni si erano impegnati a partecipare, esortando le nazioni dell'Asia-Pacifico ad aderirvi.