«Nebbia cognitiva» Anche a Vienna i diplomatici statunitensi soffrono della sindrome dell'Avana 

phi

29.8.2021

L'ambasciata statunitense nel nono distretto di Vienna.
L'ambasciata statunitense nel nono distretto di Vienna.
Bwag/Commons

Sembra materia dei romanzi di spionaggio: dopo che i diplomatici a Cuba si sono lamentati per la prima volta di uno strano appannamento, poi battezzato come «la sindrome dell'Avana», il problema ha raggiunto anche il consolato statunitense a Vienna.

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Ufficialmente si tratta di incidenti sanitari, ma ufficiosamente quando si tratta della bizzarra storia della sindrome dell'Avana si parla di attentati: la malattia è stata rilevata per la prima volta in alcuni diplomatici statunitensi a Cuba, che hanno riferito di una «nebbia cognitiva» che li ha colpiti improvvisamente.

L'emergere della sindrome dell'Avana ha portato a sconvolgimenti diplomatici con Cuba e la Russia. La causa non è ancora chiara. L'unica cosa che si sa, da venerdì scorso, è che questa malattia non è un problema che colpisce solo il Consolato a stelle e strisce a l’Avana: anche il personale dell'ambasciata a Vienna si lamenta ora di sintomi simili.

I sintomi sono apparsi per la prima volta qui: l'ambasciata degli Stati Uniti a Cuba nel marzo 2020.
I sintomi sono apparsi per la prima volta qui: l'ambasciata degli Stati Uniti a Cuba nel marzo 2020.
EPA

Come riportato dal «New Yorker», circa due dozzine di impiegati nella capitale austriaca sono coinvolti. Poiché Vienna è tradizionalmente un importante snodo tra l'Oriente e l'Occidente, Washington mantiene qui una folta rappresentanza.

Il direttore designato della CIA William Burns «ha avuto contatti diretti con il personale colpito da incidenti sanitari anomali ed è profondamente impegnato nelle loro cure mediche e nella risoluzione della causa», ha detto un portavoce dei servizi segreti statunitensi in risposta a una domanda del «New Yorker». Il rapporto ha poi attirato l'attenzione delle autorità austriache.

Indagine «vigorosa» annunciata

«Prendiamo molto sul serio i rapporti e stiamo lavorando con le autorità americane per una soluzione comune», ha annunciato ieri il Ministero federale degli affari europei e internazionali. La sicurezza dei diplomatici inviati in Austria e delle loro famiglie «è la nostra massima priorità».

Che la Casa Bianca trovi la cosa tutt'altro che divertente si può intuire dall'annuncio che sta «indagando vigorosamente» sugli «inspiegabili incidenti sanitari». Come figura anche nei dossier registrati all'Avana dal 2016, i diplomatici statunitensi a Vienna lamentano vertigini, nausea, mal di testa e la sensazione di pressione nel cranio.

Queste sensazioni sono talvolta accompagnate da un «suono penetrante e controllato», riferisce la CNN, suono che sparisce se ci si muove. Le persone colpite a volte soffrono delle conseguenze ancora a distanza di anni, secondo la CNN. Secondo quanto affermato dalla BBC nel dicembre del 2020, che si è basata su studi statunitensi, la causa più probabile della sindrome dell’Avana sono le microonde.