Intelligenza artificiale OpenAI lancia «Operator», l'IA che usa web e PC in autonomia

SDA

24.1.2025 - 16:00

OpenAI compie un ulteriore passo avanti.
OpenAI compie un ulteriore passo avanti.
Keystone

OpenAI, lo sviluppatore di ChatGpt, ha annunciato Operator, un agente di intelligenza artificiale in grado di navigare sul web e svolgere autonomamente attività per conto delle persone. La disponibilità è attualmente limitata agli Stati Uniti.

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Operator si basa sul modello Computer-Using Agent, che combina le capacità visive di Gpt-4o (chiamate multimodali) con un sistema di ragionamento e apprendimento avanzato. Secondo la nota ufficiale di OpenAI, Operator è capace di interagire con le interfacce grafiche, ossia i computer, partendo da poche indicazioni degli utenti.

Un esempio è la possibilità di prenotare un tavolo per un ristorante appena si libera oppure il biglietto di un aereo quando il prezzo scende al di sotto di una soglia. Dopo alcuni test interni, Operator ha completato con successo l'87% delle operazioni basate sul web e il 38% di quelle che richiedono l'utilizzo completo del computer.

L'agente può anche compilare moduli sui portali, ordinare cibo a domicilio, acquistare prodotti online e creare immagini. Nei casi più complessi, quando è richiesto l'intervento di un umano, Operator invia una notifica per lasciare il controllo all'utente. Accade, tra l'altro, dopo che l'IA ha scritto una email ed è pronto ad inviarla o quando bisogna inserire online dati sensibili, come quelli delle carte di credito.

OpenAI ha annunciato collaborazioni con diverse aziende, tra cui Uber, DoorDash e Instacart, per integrare Operator nel quotidiano e semplificare le attività. Gli abbonati a ChatGpt Pro negli Usa possono provare la novità mentre in futuro Operator arriverà anche per gli utenti ChatGpt Plus, Team ed Enterprise. «Raccogliendo feedback dal mondo reale, possiamo perfezionare le misure di sicurezza e migliorarle costantemente, mentre ci prepariamo per un futuro che vedrà un uso crescente degli agenti digitali», le parole di OpenAI.