UcrainaGuerra Ucraina, quale impatto sull'economia svizzera?
hm, ats
24.2.2022 - 17:01
Le opinioni degli esperti divergono notevolmente riguardo alle conseguenze a lungo termine sull'economia svizzera della guerra fra Russia e Ucraina. È quanto emerge da un giro d'orizzonte effettuato dall'agenzia Awp..
24.02.2022, 17:01
24.02.2022, 17:27
SDA
David Marmet, capo economista della Zürcher Kantonalbank (ZKB), la banca cantonale di Zurigo, ritiene che l'impatto economico sarà limitato, a causa del basso livello di interconnessione della regione con la Svizzera.
La Russia non gioca un «ruolo primario» né per l'UE né per la Svizzera, gli fa eco Thomas Gitzel della VP Bank. Di conseguenza, i mercati finanziari non hanno reagito in preda al panico e le perdite nelle borse restano gestibili. Lo specialista non si aspetta che l'attuale ripresa economica finisca a causa della guerra.
Legami poco forti con l'Ucraina
I legami commerciali della Svizzera con l'Ucraina sono ancora meno forti, sottolinea l'economista Marmet. Tuttavia alcune note aziende svizzere come Sika, Geberit, ABB e Nestlé hanno unità di produzione in Ucraina. «Per loro, la guerra si noterà immediatamente».
«Se le sanzioni saranno inasprite, cosa che presumo, ci potrebbe essere un contraccolpo per l'industria svizzera delle esportazioni», dice Martin Neff di Raiffeisen. Ma questo dipenderà anche dalla durata del conflitto e dalla forza dell'invasione.
Quando si valutano i rischi della guerra per l'economia, le materie prime come il gas naturale e il petrolio giocano un ruolo decisivo. Secondo l'Associazione svizzera dell'industria del gas (ASIG) quasi la metà delle importazioni di gas naturale della Svizzera provengono dalla Russia. La situazione è simile nell'Ue. Quindi, se la Russia dovesse chiudere il rubinetto del gas o l'UE dovesse impedire le importazioni di gas, anche la Svizzera ne sarebbe significativamente colpita. Per l'economista di VP Bank Gitzel si rischia addirittura una recessione.
Petrolio russo in Svizzera?
In termini di importazioni di petrolio, la Russia non gioca quasi nessun ruolo per la Svizzera. L'oro nero arriva infatti principalmente dalla Nigeria, dagli Stati Uniti e dal Kazakistan. Indirettamente, tuttavia, la Svizzera potrebbe anche soffrire di una carenza di petrolio nell'Ue, che ottiene quasi un quarto del suo greggio dalla Russia. Secondo l'economista di Raiffeisen Neff non si possono nemmeno escludere effetti negativi sui prezzi.
Inoltre la Russia effettua l'80% del suo commercio di materie prime attraverso la Svizzera. Pertanto, cantoni come Zugo, che commerciano molto in petrolio greggio, potrebbero notare un calo dei ricavi, aggiunge Neff.
Se i prezzi del gas continueranno a salire a causa della crisi le aziende industriali ad alta intensità energetica saranno colpite più duramente. A breve e medio termine, potrebbero per esempio perdere competitività nei confronti delle imprese statunitensi, osserva Alexander Koch, pure di Raiffeisen.
Più toccata la finanza
Il settore finanziario potrebbe essere il più colpito dal conflitto e dalle possibili sanzioni. Tuttavia, secondo Gitzel le sanzioni e una restrizione nell'offerta di dollari americani colpiranno soprattutto le banche russe. Neff ritiene che qualsiasi transazione di denaro con la Russia soffrirebbe delle sanzioni. «Forse anche i beni saranno congelati».
Un'altra minaccia per i mercati finanziari è una possibile insolvenza dei debitori russi. Stando a Carsten Mumm, capo economista di Donner und Reuschel, questo potrebbe avere ripercussioni su singole banche o creditori in Europa. Soprattutto gli istituti in Italia, Francia e Austria hanno molti debitori con sede in Russia.