Crisi Credit Suisse dovrà aumentare il capitale?

hm, ats

23.10.2022 - 16:30

Ulteriori voci si rincorrono riguardo al futuro di Credit Suisse.
Ulteriori voci si rincorrono riguardo al futuro di Credit Suisse.
Keystone

Credit Suisse (CS) non potrà evitare di procedere a un aumento di capitale, malgrado la vendita di comparti aziendali: lo scrive oggi la SonntagsZeitung, che reputa i proventi delle cessioni non sufficienti per finanziare i costi della prevista ristrutturazione.

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«Si va verso un aumento di capitale, probabilmente di circa 2 miliardi di franchi», afferma – citata dal domenicale – una fonte anonima che avrebbe accesso alle consultazioni in atto. Contattata dall'agenzia Awp la banca non ha voluto commentare l'articolo di stampa.

Stando alla testata zurighese la direzione dell'istituto starebbe anche valutando l'emissione di obbligazioni convertibili, un passo di cui Bloomberg aveva già parlato la settimana scorsa.

Secondo la SonntagsZeitung questi titoli verrebbero utilizzati per coprire le perdite solo se richiesto dalla Finma, l'autorità di vigilanza sui mercati finanziari.

Una vendita dell'unità di gestione patrimoniale negli USA?

Intanto questo fine settimana la Reuters parla di una possibile vendita dell'unità di gestione patrimoniale negli Stati Uniti.

Diverse società starebbero valutando la possibilità di avanzare un'offerta: l'agenzia fa i nomi di Janus Henderson, Alliance Bernstein, Ameriprise Financial, Invesco, Blue Owl, Centerbridge Partners e Clearlake Capital.

Cessione di comparti?

In queste settimane si sono rincorse le voci riguardanti la cessione di comparti di CS, che si trova da tempo in difficoltà.

Nel contesto della prevista ristrutturazione della banca, che potrebbe costare migliaia di impieghi, si ipotizza infatti un elevato fabbisogno di capitale: gli analisti hanno calcolato che sono necessari tra 4 e 8 miliardi di franchi. La vendita di attività e di partecipazioni in Svizzera e all'estero dovrebbero servire ad evitare un aumento di capitale, particolarmente temuto dagli investitori.

La banca non ha però mai commentato nessuna di queste speculazioni, ribadendo sempre che è in corso una revisione strategica i cui risultati saranno comunicati fra pochi giorni, il 27 ottobre, in concomitanza con i dati relativi al terzo trimestre.

Il titolo si è stabilizzato

Intanto nelle ultime sedute in borsa il titolo Credit Suisse si è stabilizzato intorno a 4,60 franchi.

Rispetto al minimo storico assoluto di 3,52 franchi registrato lo scorso 3 ottobre il valore ha riguadagnato più del 30%. La performance da inizio gennaio rimane comunque tuttora da dimenticare: -48%.