Sarà Jannik Sinner contro Novak Djokovic nella semifinale degli Australian Open di venerdì: un duello tra i due giocatori che attualmente sono probabilmente i migliori e tra due atleti che un tempo brillavano anche sugli sci.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Jannik Sinner, un tempo campione di sci, si è trasferito al tennis sotto la guida di Riccardo Piatti ed è diventato un tennista di successo. A questi Australian Open ha raggiunto le semifinali senza perdere un solo set.
- Novak Djokovic è imbattuto nella Rod Laver Arena dal 2018, ciò lo rende anche quest'anno il grande favorito per la vittoria finale.
- Sinner ha ottenuto due vittorie contro Djokovic l'autunno scorso, dimostrando di avere il potenziale per interrompere la striscia vincente di Djokovic agli Australian Open.
Nella Valle di Sesto, all'estremo sud dell'Alto Adige al confine con l'Austria, lo sci sta di casa. Gli idoli in quella zona sono Gustav Thöni, Alberto Tomba o Dominik Paris. Per Jannik Sinner non è stato diverso. L'attuale tennista, infatti, nel 2008 era campione italiano della sua categoria nello slalom gigante. Ma il talentuoso juniores era già anche abbastanza bravo nel tennis.
Sinner ha deciso di passare dalle montagne e dalla neve alla costa ligure per frequentare l'accademia dell'allenatore di punta Riccardo Piatti. Probabilmente non ha mai rimpianto la decisione, dato che nello sci non avrebbe raggiunto i 17 milioni di dollari di premi a 22 anni. Ma il virus dello sci non l'ha mai completamente abbandonato.
Grande tifoso di Paris
L'italiano, a Melbourne, alla sera spesso si è rilassato in hotel guardando - in piena estate australiana - le gare di sci. «È molto facile seguirle da qui - ha rivelato Sinner all'inizio del torneo - dato che si svolgono la sera (ora nostra)». L'altoatesino era molto emozionato per la vittoria di Dominik Paris prima di Natale in Val Gardena. «E fra le ragazze Brignone e Goggia sono fantastiche».
«Un po' è ancora nel mio sangue», ha detto sorridendo Sinner, che a Natale ha persino postato sui social media un video in cui si diverte sulle piste da sci. Un rischio che Roger Federer, almeno nella seconda parte della sua carriera, non ha voluto più correre.
Ma ciò non ha compromesso il tennis dell'azzurro, al contrario. Sinner è infatti l'unico giocatore ad aver raggiunto le semifinali degli Australian Open senza perdere nemmeno un set. Il 22enne sembra pronto per la sfida definitiva. Dietro l'angolo ora c'è Novak Djokovic, in una semifinale di un torneo del Grande Slam.
Djokovic imbattuto da sei anni
Anche il serbo ha sciato da giovane, quando i suoi genitori gestivano una pizzeria nelle montagne del sud della Serbia e lavoravano in parte come maestri di sci. Djokovic non potrebbe però competere sulla neve con il suo sfidante di quattordici anni più giovane, ma sul campo da tennis la storia è diversa.
Nella Rod Laver Arena, Djokovic è imbattuto dal 2018 e ha già messo le mani sull'ambito trofeo della terra dei canguri ben dieci volte. In nessun altro torneo dello Slam ha saputo, finora, fare di meglio.
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz (quest'ultimo ha inflitto a Djokovic una delle rare sconfitte del 2023 nella spettacolare finale di Wimbledon) sono gli unici giocatori ritenuti in grado di rallentare il numero 1. A Melbourne lo spagnolo è uscito di scena ieri, ai quarti di finale, sotto i colpi di Alexander Zverev. Di conseguenza ora gli occhi sono puntati sul ragazzo di San Candido.
Le vittorie contro Djokovic in autunno
Due fattori parlano a favore di Jannik Sinner. Prima di tutto, nel suo percorso fino alla semifinale l'italiano ha lasciato un'impressione molto più convincente del suo prossimo avversario. Djokovic ha già perso tre set e ha trascorso quasi quattro ore (in totale 15 ore e 11 minuti ndr.) in campo più dell'italiano.
Inoltre, l'autunno scorso, il tennista azzurro ha fatto un grande passo avanti, festeggiando le sue prime due vittorie in carriera contro il serbo: prima alle ATP Finals di Torino, dove ha poi però perso nettamente in finale, e in semifinale di Coppa Davis a Malaga.
Nella sfida di venerdì l'italiano non è il favorito, ma allo stesso tempo è cosciente di avere le armi per poter fermare l'incredibile striscia positiva del numero 1, che è all'undicesima semifinale degli Australian Open e finora, una volta arrivato così lontano, ha sempre vinto.
«So che sarà difficile, ma è proprio per questi match che mi alleno. Sono davvero entusiasta», ha commentato il 22enne, senza farsi troppe illusioni, ma ben cosciente di poter compiere il colpaccio.
L'unico precedente fra i due in una semifinale del Grande Slam risale all'estate scorsa, quando il serbo non aveva lasciato scampo al giovane contendente. Allora era finita 3-6 4-6 6-7 in favore dell'atleta più esperto. Venerdì come finirà?