Novak come Iron Man? Per diversi scienziati il cerotto di Djokovic genera «benefici fasulli»

bfi

29.8.2023

I favoriti agli US Open 2023 sono il solito Novak Djokovic e il suo oggi grande rivale Carlos Alcaraz. Il serbo andrà in campo con l'energia della luce, generata da nonocristalli. Tecnologia che sembra aver trasformato Novak in Iron Man, anche se la scienza non ci crede. 

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29.8.2023

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Novak Djokovic batte in maniera perentoria il francese Alexandre Müller al primo turno degli US Open.
  • Il serbo è uno dei grandi favoriti alla vittoria finale, si tratterebbe del suo 24esimo trionfo in un torneo del Grande Slam.
  • Il 36enne sembra oggi trarre ulteriore forza dal cerotto che aveva fatto capolino sul suo sterno a Wimbledon.
  • L'azienda italiana che produce il disco contenente nanocristalli, supportata da studi, dichiara i molti benefici della nuova tecnologia - disponibile sul mercato.
  • Diversi ricercatori non si esprimo ancora sulla nuova tecnologia non essendovi ancora -secondo loro- prove solide. Altri, parlano di «benefici fasulli».

Oggi ha battuto il numero 84 al mondo, il francese Müller, in occasione del primo turno degli US Open, con un perentorio 6-0, 6-2, 6-3 garantendosi così di tornare al numero 1 del ranking mondiale. Il trentaseienne campione serbo affronterà ora lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles.  . Stiamo parlando di Novak Djokovic.

Nel frattempo il «più grande segreto» della sua carriera è uscito allo scoperto. Che faccia o meno la differenza, da qui alla fine del torneo, il 10 settembre, il serbo sarà senza dubbio uno dei principali contendenti alla vittoria finale degli US Open.

L'altro favorito alla vittoria finale è Carlos Alcaraz. I due si sono affrontati quest'anno agli Open di Francia e a Wimbledon, vincendo un titolo a testa. L'ultimo duello diretto si è svolto a Cincinnati. Djokovic si è imposto in quasi quattro ore.

L'ultima sfida tra Djokovic (sinistra) e Alcaraz è stata vinta dal navigato tennista serbo, in occasione della finale del torneo di Cincinnati. 
L'ultima sfida tra Djokovic (sinistra) e Alcaraz è stata vinta dal navigato tennista serbo, in occasione della finale del torneo di Cincinnati. 
KEYSTONE

Il cerotto da Iron Man

A Wimbledon il 36enne aveva generato fiumi di commenti dopo aver mostrato un disco incollato allo sterno per mezzo di un cerotto.

«Quando ero bambino mi piaceva molto Iron Man», ha detto scherzando Djokovic. «Quindi cerco di impersonare Iron Man». Il dispositivo toracico di Iron Man, di forma simile, alimenta il suo costume robotico ed è progettato per evitare che le schegge dei proiettili nel suo corpo raggiungano il cuore. 

Nel caso del tennista di Belgrado invece, come ha detto lui stesso alcune settimane fa, si tratta di migliorare le sue prestazioni in campo. «Il mio team mi ha fornito una nanotecnologia incredibilmente efficiente per aiutarmi a dare il meglio di me», aveva detto a «Sky Sport». «È probabilmente il più grande segreto della mia carriera. Se non fosse stato per questo, probabilmente non sarei seduto qui», ha scherzato colui che in carriera ha incamerato ben 23 tornei del Grande Slam - record assoluto di sempre.

Tao Technologies, «dispositivo di potenziamento umano»

In seguito ai commenti di Djokovic, l'azienda italiana Tao Technologies ha dichiarato di essere all'origine del dispositivo. Descritto come un «dispositivo di potenziamento umano», il Taopatch è stato progettato per migliorare la salute e il benessere. L'azienda sostiene che il cerotto, che «utilizza due strati di nanocristalli che convertono il calore del corpo in luce», invia segnali terapeutici al sistema nervoso di chi lo indossa per aiutare il corpo a raggiungere un vero equilibrio. Tra i benefici che si dice possa apportare ci sono il miglioramento del sonno, della postura, dell'equilibrio, della flessibilità, dei tempi di recupero e della concentrazione, oltre alla riduzione dello stress, dell'ansia e del dolore cronico.

L'azienda sostiene addirittura che il cerotto, il cui prezzo parte da 258 euro, abbia aiutato anche pazienti affetti da sclerosi multipla. Fabio Fontana, inventore di Taopatch e amministratore delegato di Tao Technologies, ha dichiarato a «Sky News» di essere stato ispirato a investire nel prodotto dopo essere diventato dipendente dagli antidolorifici in seguito a un incidente stradale. «Tutte le terapie che ho provato hanno dato solo risultati temporanei», ha detto l'italiano. «Un medico di Roma è stato il primo a darmi dei risultati con i trattamenti laser. I benefici sono stati significativi per alleviare la tensione dei muscoli del collo e della schiena, ma l'efficacia è durata solo una settimana. «Mi sono chiesto se fosse possibile creare una sorta di laser indossabile per prolungare l'effetto del trattamento. I nanocristalli - ha detto Fontana - simulano l'effetto dei trattamenti laser, dunque è semplicemente un modo diverso di somministrare la terapia della luce».

Tao afferma che il suo cerotto è un dispositivo medico approvato, secondo le normative dell'Unione Europea, ma deve ancora essere approvato dall'ente americano che regola i farmaci. L'azienda cita studi sulla sua efficacia sul suo sito web. Uno studio italiano del 2021 ha concluso che il cerotto ha migliorato l'equilibrio, i movimenti e gli arti interessati dei pazienti affetti da sclerosi multipla, mentre un altro, che ha esaminato il suo impatto sulle prestazioni atletiche, ha affermato che ha migliorato la forza di presa e di squat dei partecipanti.

«L'idea che generi qualche beneficio è fasulla»

Ma le affermazioni di Tao non hanno convinto alcuni esperti. In un articolo per Science-Based Medicine, la dottoressa Harriet Hall ha affermato che la spiegazione dell'azienda «non è credibile». Il dottor Brandon Beaber, neurologo, ha affermato che gli studi possono suggerire un «piccolo beneficio» a livello aneddotico, ma non sono ancora stati provati come trattamento della sclerosi multipla. Il professor Edzard Ernst, dell'Università di Exeter, ha dichiarato a Sky News che nessuna delle affermazioni dell'azienda sembra «supportata da prove solide». «L'idea che generi un qualche beneficio è fasulla», ha detto.

Intanto il 36enne Djokovic sembra esserne convinto: l'Iron Man del tennis è alla caccia del suo 24esimo titolo e solo Doctor Fate, all'anagrafe Carlo Alcaraz, sembra possa fermarlo.