L'opinione di un ex numero 1 Ecco perché Novak Djokovic «è un essere umano davvero speciale»

bfi

5.10.2024

Novak Djokovic, a 37 anni, ha ancora il desiderio di misurarsi con i migliori tennisti del mondo.
Novak Djokovic, a 37 anni, ha ancora il desiderio di misurarsi con i migliori tennisti del mondo.
KEYSTONE

Il serbo, ex numero 1, è ora impegnato nel Matsers di Shanghai. Dopo aver vinto più di tutti e aver coronato anche il sogno di una medaglia d'oro olimpica, il 37enne non toglie il piede dall'acceleratore. Mats Wilander ne tesse le lodi. 

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  • A 37 anni Novak Djokovic non ha intenzione di togliere il pedale dal gas: impegnato a Shanghai, sarai poi di scena a Riyadh, in occasione del Six Kings Slam.
  • Secondo Mats Wilander, ex numero del mondo, il serbo è un «essere umano davvero speciale» in quanto ha ancora il desiderio di misurarsi con i più grandi del circuito.
  • Sinner, Alcaraz e Medvedev amano anche allenarsi con lui. 

Mats Wilander, ex numero del mondo, ritiene che il desiderio di Novak Djokovic di confrontarsi con la nuova generazione di stelle del tennis sia «incredibile».

Il 37enne non è ancora andato in letargo, nemmeno dopo aver vinto la sua prima medaglia d'oro olimpica in estate, battendo Carlos Alcaraz (vincitore a Wimbledon) in finale a Parigi.

Al momento è impegnato nel Masters di Shanghai, dove giocano anche Jannik Sinner (numero 1) e Carlos Alcaraz (numero 2), rispettivamente 14 e 16 anni più giovani di lui.

Poi volerà in Arabia Saudita, dove parteciperà al prestigiosissimo (almeno in termini di guadagni) Seven Kings Slam di Riyadh.

«Novak Djokovic è un essere umano davvero speciale», ha detto lo svedese, oggi commentatore. «Il fatto che abbia la voglia di andare ancora in campo, cercando di vincere le partite nei grandi tornei, ma anche in quelli piccoli, e di giocare la Coppa Davis è assolutamente incredibile. È impressionante che, fisicamente, voglia ancora impegnarsi così».

«Ma allenarsi quando si ha la sua età e quando si è vinto tanto quanto lui, è un piacere assoluto. E non parlo delle sedute in palestra, ma di colpire la pallina contro gente del calibro di Sinner, Alcaraz e Medvedev».

«Ha il lusso di allenarsi con i migliori tennisti del mondo perché vogliono giocare con lui. Non gli importa se tre giorni dopo giocheranno una partita. Vogliono godersi l'allenamento e divertirsi».

Nonostante ciò, è chiaro a tutti, Djokovic compreso, che è arrivato il periodo del suo tramonto sportivo.

Chissà se riuscirà a ritoccare il record di 24 titoli del Grande Slam, o se l'ultima vittoria in un Major rimarrà quella di settembre dello scorso anno agli US Open, quando in finale spazzò via il russo Medvedev in soli tre set.