«Z» Atleta russo scandaloso durante la premiazione ai Mondiali di ginnastica

dpa/la redazione

7.3.2022

Ivan Kuliak sostiene simbolicamente l'aggressione russa contro l'Ucraina.
Ivan Kuliak sostiene simbolicamente l'aggressione russa contro l'Ucraina.
Twitter/@TadeuszGiczan

A Doha, durante la cerimonia di premiazione per il concorso alle parallele, il russo Ivan Kuliak si è presentato mostrando una «Z» sulla sua maglia, simbolo del sostegno alla guerra della Russia in Ucraina.

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La federazione mondiale di ginnastica FIG ha ora avviato un procedimento per delle misure disciplinari. Come ha annunciato la stessa Federazione, domenica sera, al comitato etico è stato chiesto di aprire un procedimento dopo il «comportamento scioccante» esibito dall'atleta russo, Ivan Kuliak, arrivato terzo sulle barre parallele con 14'533 punti.

Inoltre, il vincitore del concorso è stato l'ucraino Ilya Kovtun con 15'166 punti. Entrambi gli atleti si sono trovati sul podio in compagnia del kazako Milad Karimi (14,566).

Kuliak aveva incollato sulla sua maglietta un adesivo con la lettera «Z», che si è visto diverse volte anche sui veicoli militari russi in Ucraina.

Russi e bielorussi esclusi dai Mondiali e dalla coppa del mondo

Venerdì, la Federazione mondiale di ginnastica aveva inasprito le sanzioni contro la Russia e la Bielorussia a causa della guerra in Ucraina. Da questo lunedì, fino a nuovo avviso, secondo una nuova decisione del Comitato Esecutivo, gli atleti di entrambe le nazioni non sono più autorizzati a partecipare a eventi sotto la sovranità della FIG. Lo stesso vale per i funzionari e i giudici.

Questo significa dunque che russi e bielorussi sono esclusi dai campionati mondiali acrobatici, che si svolgeranno dal 10 al 13 marzo nella capitale dell'Azerbaigian Baku, così come dalle prossime coppe del mondo di ginnastica al Cairo (13-20 marzo) e ancora Baku (31 marzo-4 aprile).

Ai Mondiali di Doha era ancora in vigore la decisione della FIG del 26 febbraio, secondo la quale, dopo l'invasione russa dell'Ucraina sostenuta dalla Bielorussia, solo le bandiere dei due paesi non potevano essere esposte e i loro inni non potevano essere suonati.