Continua la crisi nera del Lugano, sconfitto tra le mura amiche per 5-3 dal Friborgo. Il Domenichelli appoggia il coach Ganinazzi e stuzzica l’orgoglio di giocatori e società.
Fatali ai bianconeri sono stati due terzi da incubo. Due gol in 30'' hanno messo subito con le spalle al muro i padroni di casa, capaci di dimezzare lo scarto con Verboon ma poi puniti da Lilja ancora nel primo periodo.
La sostituzione di Huska (inserito dopo oltre un mese) con Schlegel non ha portato i frutti sperati, con altre due reti ospiti nel periodo centrale.
Solo nel terzo conclusivo l'HCL ha saputo reagire, dominando e accorciando ancora con Verboon e con Fazzini.
«Se a qualcuno deve saltare la testa forse sono io, non Giana»
«Come direttore sportivo mi prendo la responsabilità», ha esordito Hnat Domenichelli dopo la sconfitta contro il Friborgo.
«Dobbiamo trovare delle soluzioni per uscire da questa situazione ecapire se abbiamo i giocatori giusti in questo momento».
«Dobbiamo vedere se il gruppo è unito, altrimenti forse dobbiamo mandare via un giocatore. Cambiando uno o due giocatori, anche se forti, si darebbe un segnale alla squadra», ha proseguito.
«È il momento di cambiare qualcosa, ma non sono per la soluzione facile. Io sto con Giana e se a qualcuno deve saltare la testa forse sono io, non lui».
«Dobbiamo dare un segnale e dire basta: penso che se si cambiano alcuni giocatori, per quanto forti siano, si dà un segnale chiaro e si potrà ripartire. Se i giocatori sono maturi ora hanno la possibilità di dimostrare che possono rovesciare questa stagione» ha concluso Domenichelli senza mezza termini.
Swisstxt