Il Mondiale della Svizzera è finito ai quarti di finale nella delusione generale.
Agli elvetici non sono bastate due reti di vantaggio per battere la Germania, che si è imposta 3-2 ai rigori.
In una partita molto chiusa gli uomini di Fischer sono andati sul 2-0 con Ramon Untersander (15'17”) e Fabrice Herzog (33’26”), ma i tedeschi hanno accorciato grazie a Tom Kühnnhackl già al 37’33”.
Il vantaggio elvetico ha resistito fino a 44 secondi dal 60esimo minuto, quando Leon Gawanke ha pareggiato con la Germania in sei contro cinque dopo aver tolto il portiere.
Ai rigori solo Timo Meier ha trovato la via del gol, mentre i tedeschi hanno battuto Leonardo Genoni a due riprese.
«Credevamo davvero di poter fare qualcosa di speciale»
«Fa molto male perdere così - ha spiegato Grégory Hofmann ai microfoni della RSI a fine partita - non abbiamo giocato la nostra miglior partita del torneo ma abbiamo comunque sempre lottato».
«Abbiamo avuto le occasioni per chiudere la partita ma non siamo stati in grado di sfruttarle», ha proseguito l'attaccante dello Zugo.
«Fa male. Credevamo davvero di poter fare qualcosa di speciale quest’anno e invece è finito tutto così drasticamente», ha poi concluso il 28enne - autore di 6 reti e 2 assist nelle 8 partite del Mondiale - che presumibilmente la prossima stagione tenterà il salto nella NHL.
Fischer: «È comunque un passo avanti»
«Dobbiamo imparare a gestire le fasi finali delle partite», ha sottolineato il coach svizzero Patrick Fischer, «perché per la seconda volta consecutiva nei quarti di finale abbiamo incassato un gol nell'ultimo minuto».
«Nel terzo tempo ho visto i ragazzi un po' bloccati - ha proseguito l'ex tecnico del Lugano - ho cercato di spingerli ad andare in avanti e a fare un forecheck più alto, ma abbiamo continuato a subire la pressione tedesca».
«Nonostante tutto credo che quest'anno la squadra abbia fatto un passo avanti, perché in ogni partita abbiamo mostrato il nostro hockey», ha concluso Fischer.