Il calciatore iraniano Amir Reza Nasr Azadani rischia la pena di morte dopo essersi battuto per i diritti delle donne nel suo Paese.
La Federazione Internazionale delle Associazioni dei Calciatori Professionisti (FIFPro) riferisce che Amir Reza Nasr Azadani rischia l'esecuzione in Iran. L'organo di governo mondiale dei calciatori professionisti, che rappresenta circa 65'000 giocatori su tutto il globo, ha scritto su Twitter di essere «scioccato e indignato dalla notizia».
Il 26enne, terzino destro, è considerato una voce critica del regime di Teheran. In passato si era battuto per i diritti delle donne e le libertà fondamentali nel suo Paese. Il giocatore è stato recentemente arrestato. «Siamo solidali con Amir e chiediamo l'immediata revoca della sua condanna», ha dichiarato la FIFPro. Nasr Azadani ha firmato il suo ultimo contratto con l'Iranjavan FC, compagine che milita nel campionato iraniano di Serie B.
Dopo la morte di Mahsa Amini, 22 anni, arrestata a settembre per aver presumibilmente violato le rigide regole sull'uso del velo, in Iran sono scoppiate delle proteste in favore di un Paese libero e democratico.
Anche la squadra Nazionale iraniana ha mostrato solidarietà ai recenti Mondiali di calcio in Qatar, astenendosi dal cantare l'inno nazionale prima dell'inizio della partita inaugurale. Non si sa ancora se anche i calciatori iraniani della Nazionale dovranno affrontare delle conseguenze una volta rientrati in patria.