Il testimone Schillaci e l'arresto di Messina Denaro: «Un manicomio, scena da Far West!»

bfi

17.1.2023

Totò Schillaci (immagine d'archivio 2021)
Totò Schillaci (immagine d'archivio 2021)
Imago

Totò Schillaci, ex bomber della nazionale Azzurra, indimenticato Scarpa d'Oro a Italia '90, lunedì era tra i pazienti presenti alla clinica La Maddalena di Palermo quando è stato arrestato il boss mafioso Matteo Messina Denaro.

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17.1.2023

Oggi ha 58 anni, colui che nel 1990 era diventato il figlio prediletto d'Italia. Totò Schillaci era appena arrivato alla Juventus dal Messina, quando l'allora  ct dell'Italia Azeglio Vicini decise di portarlo ai Mondiali casalinghi come sostituto del bomber Carnevale. Il siciliano rese magiche le notti del Mondiale italiano, segnando sei reti e portando gli Azzurri fino al terzo posto.

Oggi, Schillaci vive nella sua Sicilia, a Palermo. Ed è proprio nel capoluogo siculo, fuori dalla clinica La Maddalena, che l'ex bomber ha vissuto dal vivo l'arresto del boss della Mafia, Mattia Messina Denaro.

«Ero nella clinica intorno alle 8:15, quando ho visto entrare tutti i poliziotti incappucciati». Così Schillaci ha raccontato la concitata esperienza a Fanpage.it.

ll 58enne palermitano - ex calciatore d'Inter e Juventus - sarebbe dovuto entrare nella clinica per sottoporsi a delle terapie, ma in quel momento le forze dell'ordine si apprestavano a terminare la lunghissima latitanza del ricercato numero 1 in Italia, da trent'anni a questa parte. 

«Io stavo per entrare al bar, stavo fumando una sigaretta ed è allora che ci hanno bloccati tutti, era un manicomio! Una scena da Far West», ha detto ancora Schillaci a Fanpage.it.

Dentro la struttura sanitaria apparentemente il boss mafioso Matteo Messina Denaro si era recato per sottoporsi a una chemioterapia.