L'ASF nella bufera Pioggia di critiche dalla stampa: «Il sì a Yakin è un no a Tami» - «Un compromesso pigro»

fon

29.11.2023

Il direttore delle squadre nazionali, sinistra, e il ct.
Il direttore delle squadre nazionali, sinistra, e il ct.
Keystone

La Federazione svizzera di calcio ha deciso di continuare con all'allenatore Murat Yakin nonostante una qualificazione agli Europei altalenante. Ecco come hanno commentato la decisione i media d'oltralpe.

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Le richieste diventavano sempre più ferme e le voci sempre più numerose. Tanto è andato storto di recente, motivo per cui Murat Yakin, nel suo ruolo di allenatore della Nazionale, è stato criticato con sempre più regolarità. Il futuro del 49enne sulla panchina della Nati sembrava instabile.

Tuttavia, la Federazione non ha voluto intervenire, annunciando martedì che Yakin è «ancora l'uomo giusto» per la fase finale dell'Europeo in programma la prossima estate in Germania. Il direttore delle squadre Nazionali, Pierluigi Tami, ha dichiarato: «Murat ci ha mostrato con soluzioni concrete come vuole far progredire ulteriormente la squadra e lo staff».

Ecco come hanno commentato la scelta della Federazione i media d'oltralpe.

Tages-Anzeiger: «Che compromesso pigro!»

«La Federazione Svizzera di Calcio conferisce fiducia all'allenatore della Nazionale fino all'Europeo 2024 - e con questa decisione trascina una serie di problemi.»

«Questo giornale, e non era nemmeno l'unico, dopo il crollo della Svizzera nell'1-1 contro Israele di due settimane fa, non vedeva più un futuro con Murat Yakin. Persino Pierluigi Tami, direttore delle squadre nazionali, aveva lasciato il destino del suo allenatore in sospeso».

«Adesso Yakin perlomeno può andare agli Europei, in seguito però si dovrà decidere come proseguire, e tutto verrà ancora una volta analizzato e rivalutato. Questo suona come un compromesso pigro, che non rappresenta solo la gentile Svizzera, ma anche gli esitanti funzionari».

Blick: «Il problema è rimandato»

«Alla fine è andato tutto veloce. Dopo che il presidente della SFV Dominique Blanc e il direttore delle squadre Nazionali Pierluigi Tami avevano parlato a Bucarest di una grande analisi in programma per dicembre, ora in pochi giorni i responsabili della SFV sono giunti alla conclusione che Murat Yakin è ancora l'uomo giusto per gli Europei.»

«Il futuro a medio termine è quindi chiarito, ma tutto resta aperto su come andrà avanti la Nati dopo l'estate. Perché l'analisi tanto annunciata avverrà solo dopo l'Europeo. In questo modo, la Federazione rimanda la soluzione dei problemi. Le discussioni già uscite nelle ultime settimane scoppieranno alla prima occasione, accompagneranno allenatore e squadra prima e durante il torneo in Germania».

Luzerner Zeitung: «Il sì a Yakin è anche un no a Tami»

«Alcuni media hanno giudicato Yakin come se stesse guidando la Nati in un incidente contro un muro. Eppure la Svizzera non ha mai licenziato un allenatore dopo una qualificazione riuscita alla fase finale. Yakin, invece, è stato tritato dal "macinatore mediatico". E molto di tutto ciò ha a che fare con il suo superiore Pierluigi Tami.».

«Invece di sostenere il suo allenatore, il direttore delle squadre Nazionali ha prima solo osservato e poi ha alimentato ulteriormente le critiche su Yakin con affermazioni dubbie. Ad esempio, quando ha profetizzato prima delle ultime tre partite di qualificazione che forse Yakin non avesse più voglia di continuare. Pronunciando queste parole ha suggerito che Yakin era privo di energia e idee.»

«Inoltre, Tami non ha mai corretto l'immagine del presunto rapporto deteriorato tra Yakin e il suo capitano Granit Xhaka. Ha solo guardato mentre questa storia prendeva un'energia propria nei media, senza mai intervenire. E alla fine non ha lasciato dubbi sul voler cambiare allenatore. In breve: la discussione sull'allenatore è sorta anche perché Tami l'ha permesso.»

«Forse Tami è il vero perdente in questo gioco. E poiché la Federazione sottolinea sempre di voler creare le migliori condizioni possibili per l'Europeo, ora dovrebbe mettere Tami sotto la lente. Attualmente è difficile immaginare che il direttore possa tornare sulla stessa lunghezza d'onda del suo allenatore».

24 Heures: «Il coraggio mancante della SFV»

«La Federazione sottolinea che Yakin ha le soluzioni per far progredire una squadra che, dal suo incarico, è sempre più regredita nel gioco, nelle sue certezze e nei suoi risultati. Insomma, giura che Muri è l'uomo giusto per guidare la Svizzera all'Europeo 2024, nonostante abbia compiuto l'impresa di guidare la peggiore squadra qualificata all'Europeo».

«Cosa lascia supporre tutto ciò? Che la ASF, il suo presidente Dominique Blanc e il suo direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami non hanno avuto il coraggio di prendere la decisione necessaria per il bene e la tranquillità del calcio svizzero. Sono rimasti razionali e hanno preferito adempiere al contratto piuttosto che lasciare trionfare la ragione: c'è una rottura tra la Nazionale svizzera e il suo pubblico, Murat Yakin ne è la causa, e la ASF non se ne preoccupa».