Alla guida della Nazionale Henchoz è convinto di sapere chi debba sostituire Yakin, e anche perché

bfi

27.11.2023

Stephane Henchoz (destra) e Murat Yakin, quando nel 2002 erano compagni di Nazionale.
Stephane Henchoz (destra) e Murat Yakin, quando nel 2002 erano compagni di Nazionale.
KEYSTONE

In un'intervista rilasciata domenica alla «SonntagsZeitung», Stéphane Henchoz - ex difensore della Svizzera - spiega perché il selezionatore della Nazionale svizzera Murat Yakin dovrebbe lasciare il posto al candidato ideale, Lucien Favre.

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27.11.2023

Hai fretta? blue News riassume per te

  • La Nazionale svizzera di calcio si è qualificata per i prossimi campionati Europei.
  • Nel girone di ritorno delle qualificazioni, i rossocrociati hanno raccolto molte critiche e poche soddisfazioni, finendo addirittura cinque punti dietro la Romania, con soli due punti in più di Israele, terzo.
  • La posizione di Murat Yakin è vacillante.
  • L'ex nazionale Stéphane Henchoz è convinto che Yakin debba lasciare il posto a Favre.
  • Lucien Favre, secondo Henchoz, ha più esperienza, conosce già bene Xhaka e inoltre, al momento è libero da impegni.

Alcuni si sono già espressi a proposito, in special modo dopo la deludente ultima gara, persa dalla Nati contro la Romania. L'obiettivo della qualificazione a Euro 2024 è stato raggiunto sì, ma i malumori in casa rossocrociata continuano.

È il turno di Stéphane Henchoz, che alla «SonntagsZeitung», spiega perché, secondo lui, Murat Yakin dovrebbe lasciare il posto a qualcun altro.

L'ex allenatore dello Xamax e del Sion si schiera con un'ampia fetta di tifosi e di stampa che vorrebbero la cacciata di Yakin, prima di Euro 2024 - in programma in Germania dal 14 giugno al 14 luglio.

Sono interessanti le argomentazioni addotte dall'ex difensore del Liverpool e la sua opinione in merito al successore ideale alla guida della Nati: Lucien Favre.

Henchoz sottolinea in primo luogo la scarsa intesa tra il selezionatore e Granit Xhaka: «Non vedo come potrebbero continuare insieme», anche perché il poco feeling tra i due a delle ripercussioni non indifferenti su altri giocatori.

«Xhaka rappresenta altri giocatori importanti. Se non c'è dialogo, è impossibile per un allenatore convincere la squadra di quello che sta facendo».

L'importanza di Granit Xhaka

«Abbiamo bisogno di Xhaka se vogliamo raggiungere i quarti di finale degli Europei», confessa sicuro Henchoz, il quale ritiene che l'attuale capitano sia indispensabile alla squadra, in quanto è uno dei pochi in grado di apportare «grinta, mordente e determinazione».

Il 49enne sottolinea anche la mancanza di fiducia da parte di Yakin nei confronti di alcuni giocatori, come Fabian Schär, Ulisses Garcia, Jordan Lotomba e Lewin Blum.

Se i primi tre hanno giocato poco in Nazionale, nonostante la buona forma nei propri club, il giovane terzino destro dello Young Boys (Blum) non è ancora stato convocato.

Stéphane Henchoz fa notare che l'assenza di un terzino destro, notata più volte anche nel corso dei Mondiali in Qatar, non sarebbe un problema se Yakin accordasse fiducia ai giocatori menzionati sopra.

«Ci vuole un allenatore di affermato ad alto livello»

Pensando al sostituto di Yakin, Henchoz crede che ci voglia qualcuno «che abbia gestito grandi squadre e grandi giocatori», qualcuno che abbia il naturale rispetto per Xhaka, e ciò che rappresenta.

Per spiegare questa sua idea tira in ballo un esempio: «Al Real arriva Ancelotti...  e allora tutto va subito bene. Se si ingaggia un allenatore non ancora affermato ad alto livello, sorgono subito dei problemi. A meno che egli non faccia di Xhaka il suo braccio destro e se lo metta in tasca».

Con Favre «avremmo uno Xhaka al 100%»

Il selezionatore ideale a questo punto sarebbe Lucien Favre, già allenatore di Granit Xhaka al Monchengladbach dal 2012 al 2015.

«È stato Favre a sviluppare il suo potenziale. Con Favre come allenatore della nazionale, ci sarebbe un altro Xhaka, che farebbe il suo lavoro al cento per cento».

Ammette che al Nizza le cose non sono andate benissimo per Favre, licenziato a febbraio, ma da «allora ha avuto il tempo di recuperare le energie necessarie. È troppo giovane per fermarsi. E secondo me è l'uomo ideale per prendere in mano la Nazionale svizzera».

La federazione al momento non si è ancora sbilanciata, mentre vale la pena ricordare che il sorteggio per gli Europei si terrà sabato prossimo, ad Amburgo.