Il sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, ha svelato sui social che nel suo Comune si era trasferito da pochissimo Alvaro Morata, l'attaccante del Milan. Una mossa che non è piaciuta al giocatore.
L'attaccante del Milan Alvaro Morata è stato costretto a cambiare casa a causa di un messaggio del sindaco di Corbetta, località milanese nella quale lo spagnolo si era appena trasferito.
Come riporta «La Gazzetta dello Sport» il giocatore ha scelto di acquistare una casa nel paese della periferia milanese, non lontano da San Siro e sulla strada che porta all'autostrada per raggiungere Milanello.
Si è trattato si una scelta non insolita per un giocatore del Milan o dell'Inter, perché in genere questi scelgono il centro città, la zona di San Siro o un luogo vicino a Milanello, dove i rossoneri si allenano.
Una foto scattata con un tifoso in un bar di Corbetta aveva destato sospetti, ma nessuno ne aveva più parlato. Fino al post pubblicato dal sindaco, Marco Ballarini, mercoledì all'ora di pranzo.
Il post del sindaco: «Il campione è un nostro concittadino»
Ballarini ha infatti annunciato la notizia con un post su Instagram, non rendendosi conto dei problemi che questo avrebbe causato allo spagnolo.
«Il campione è il nostro nuovo concittadino. Si parte! L'attaccante del Milan sta ultimando le pratiche per il trasferimento nella sua nuova (meravigliosa) casa nella nostra città. Sono un grande tifoso dell'Inter, ma sono felice di accogliere Alvaro Morata nella nostra grande famiglia di Corbetta!».
La risposta di Morata: «Mi ritrovo a dover cambiare casa»
Il calciatore, anche lui attraverso Instagram, ha risposto con grande civiltà, ma non senza lasciar dubbi sui suoi sentimenti e i suoi pensieri a riguardo: «Caro signor sindaco, grazie per aver violato la mia privacy. Fortunatamente non possiedo beni di valore, l'unico tesoro sono i miei figli la cui sicurezza lei ha disturbato».
«Pensavo che il Comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi ritrovo a dover cambiare immediatamente casa grazie alla sua incapacità di usare i social media e di tutelare i suoi cittadini», ha concluso il milanista.