La capolista perde l'imbattibilità del ‹Maradona›. La Lazio di Maurizio Sarri, un ex fischiatissimo dai tifosi del Napoli, compie l'impresa grazie a un gol un po' casuale di Vecino a metà ripresa.
Chi si aspettava dal confronto tra le squadre di Spalletti e di Sarri un calcio divertente e spumeggiante, rimane deluso. Un tatticismo esaperato è il filo conduttore di una gara che se non fosse stato per un episodio casuale, avrebbe deluso ancor di più le aspettative.
La partita è estremamente tattica con le squadre guidate due allenatori che impongono i movimenti ai loro calciatori in maniera talmente radicale, senza lasciare spazio alcuno alla fantasia, da determinare una gara per lunghi tratti noiosa, che si consuma in contrasti ripetuti, soprattutto a centrocampo, che non portano mai ad azioni pericolose. La differenza tattica tra le rivali consiste solo nell'atteggiamento delle difese con il Napoli che presidia la propria area di rigore e aspetta gli avversari e con la Lazio che, sulla partenza dell'azione avversaria, come da consuetudine delle squadre allenate da Sarri, spinge i quattro difensori fin sulla linea del centrocampo.
Questo atteggiamento dei biancocelesti raggiunge comunque in pieno lo scopo di impedire le imbucate per Osimhen e le sventagliate laterali per Lozano e Kvaraskhelia perchè i tre attaccanti del Napoli, dovendo sistematicamente retrocedere per evitare di finire in fuorigioco, non trovano mai gli spazi necessari per entrare in velocità nelle maglie della difesa laziale.
Nel corso della prima frazione di gioco viene prodotta una sola occasione da gol. Al 5' Vecino allunga di testa la traiettoria di una punizione calciata da Luis Alberto da sinistra e Di Lorenzo è costretto a intervenire a sua volta con un colpo di testa per ricacciare la palla fuori dalla porta, deviando il pallone in calcio d'angolo.
Il secondo tempo si presenta con le stesse caratteristiche e nessuna delle due squadre riesce a prevalere sull'altra. L' equilibrio della gara viene interrotto al 22' quando Vecino raccoglie una respinta non perfetta di Kvaratskhelia e fa partire dalla lunga distanza un tiro rasoterra che manda il pallone a infilarsi in rete.
Il Napoli reagisce con foga ma con poca lucidità. Le azioni offensive dei partenopei producono un colpo di testa di Osimhen che colpisce la traversa e una mischia serrata davanti a Provedel che non sortisce effetto perchè la difesa biancoceleste respinge tutti i tentativi di concluione dei partenopei. Una traversa è colpita, su punizione, anche da Milinkovic-Savic, tra i protagonista dell'impresa biancoceleste.
Finisce così con la capolista che è costretta a veder violato per la prima volta nel campionato il terreno del 'Maradona' e con la Lazio che festeggia e porta a casa tre punti d'oro per la corsa Champions. Il tifosi del Napoli, però, acclamano ugualmente i calciatori di Spalletti e attendono la sfida con l'Atalanta, sabato prossimo per riprendere il cammino interrotto.