La Nazionale svizzera è uscita ai quarti di finale del Campionato europeo. L'allenatore Murat Yakin parla di un'occasione mancata durante la conferenza stampa il giorno dopo la sconfitta ai rigori contro l'Inghilterra. Il direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami è comunque orgoglioso della prestazione della squadra svizzera.
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- La Nazionale svizzera conclude il suo percorso agli Europei con tanta delusione ma anche orgoglio per le prestazioni mostrate. Le parole del ct Murat Yakin e del direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami sono molto simili.
- Il prossimo obiettivo per la Svizzera sono i Mondiali del 2026, con il ct che sottolinea l'importanza di continuare a migliorare passo dopo passo.
- Il contratto di Yakin scade nel prossimo mese, ma ci sono segnali positivi per una futura collaborazione, sempre con Giorgio Contini come vice.
L'avventura della Nazionale svizzera agli Europei in Germania si conclude con l'ultima conferenza stampa prima di tornare a casa. Murat Yakin, il capo della nazionale Pierluigi Tami e il presidente dell'ASF Dominique Blanc sono chiaramente delusi, ma allo stesso tempo orgogliosi di ciò che la Nati ha mostrato.
«Fa male, eravamo così vicini. D'altra parte però, siamo anche orgogliosi. È un piacere veder giocare la nostra squadra. Lo si vede anche dai tifosi. Il loro sostegno è stato fantastico», afferma Tami.
Anche Yakin è soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi. L'allenatore della Nazionale risponde così a un giornalista inglese: «Sono molto felice e orgoglioso del modo in cui ci siamo comportati».
Tuttavia, il tecnico della Nati è naturalmente deluso per l'eliminazione nonostante si sia vista una buona prestazione in campo: «Abbiamo perso una grande opportunità. L'occasione c'era. È bastata una piccola disattenzione», analizza Yakin.
«Mi dispiace per i giocatori e i tifosi. Alla fine quando si arriva ai rigori, non si può fare molto. Penso però che ieri abbiamo fatto molte cose bene».
Prossimo obiettivo: Mondiali 2026
«Siamo svizzeri, stiamo facendo un passo alla volta», riflette il 49enne di Basilea quando si parla del prossimo grande obiettivo: i Mondiali organizzati in Canada, USA e Messico del 2026.
«Due anni sono ancora lontani - prosegue Murat - in Germania abbiamo giocato bene, ma anche le altre squadre hanno giocatori di alto livello. Dobbiamo rimanere svizzeri, ma il nostro obiettivo è sicuramente quello di vincere qualcosa prima o poi. Se questo si realizzerà è un'altra questione».
Il contratto di Yakin scade: cosa succederà?
Ora resta da capire come si continuerà. Il contratto di Yakin scade dopo il Campionato Europeo. I segnali di una futura collaborazione sono però positivi. «La squadra Nazionale è la mia priorità, non ci sono trattative con altri club o associazioni», ammette Yakin.
Già da tempo aveva segnalato alla federazione che poteva immaginarsi di rimanere sulla panchina della Svizzera. «Ci riuniremo nei prossimi giorni», taglia corto Tami. Tutto dovrebbe essere definito entro la fine della prossima settimana.
Ma se nei prossimi giorni dovesse intervenire un top club e Yakin non volesse prolungare il suo contratto? Allora il successore di Yakin, l'attuale vice Giorgio Contini, potrebbe essere già pronto. «Siamo molto contenti di Murat e Giorgio. Il nostro piano A è che loro due continuino a lavorare insieme», ha concluso il ticinese.