La pressione degli atleti Gut-Behrami: «Mi rendo conto che mi sta lentamente consumando»

Sandro Zappella

25.10.2024

Lara Gut-Behrami si racconta poco prima dell'inizio stagionale.
Lara Gut-Behrami si racconta poco prima dell'inizio stagionale.
Keystone

Lara Gut-Behrami parla a blue Sport dell'enorme pressione mentale che esercita su se stessa. Sebbene le piaccia sciare, ci sono cose della sua vita di atleta che non ama particolarmente.

Sandro Zappella

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Prima dell'inizio della stagione a Sölden, Lara Gut-Behrami parla con blue Sport dei problemi avuti durante la preparazione e del perché non la preoccupano.
  • La 33enne rivela anche perché l'estate è sempre molto più rilassata rispetto all'inverno con le sue numerose gare di sci: «Non si può sciare al 90% e sperare di stare bene».
  • La vincitrice della generale di Coppa del Mondo in carica spiega anche che la pressione a cui si sottopone è un peso: «Prende molte energie, mi rendo conto che mi sta lentamente consumando».

A Sölden Lara Gut-Behrami inizia la sua 17esima stagione di Coppa del Mondo. Quando le viene chiesto cosa fa di diverso ora rispetto all'inizio della sua carriera, la 33enne dice: «Sono più matura ora rispetto a quando ero adolescente. A 17 anni si vive in modo molto diverso rispetto a quando si hanno più di 30 anni».

In un'intervista a blue Sport, la sciatrice ticinese rivela anche perché per lei le gare di Coppa del Mondo sono un'arma a doppio taglio: «L'aggressività e tutte quelle sensazioni di cui hai bisogno per poter gareggiare per le vittorie non sono esattamente il massimo».

In estate può adottare un approccio più rilassato. In inverno, invece, si è sempre al limite: «Non puoi essere al 90% e sperare che funzioni. Bisogna sempre essere determinati al massimo. Si consuma molta energia. Mi rendo anche conto che mi sta lentamente consumando. Mi piace gareggiare, mi piace sciare, ma a un certo punto lo sforzo mentale diventa eccessivo».

Niente pressione esterna

Questo sforzo diventa più grande a pari passo del successo degli atleti: «È la pressione che ti metti addosso. Non riesco a funzionare senza pressione. Se fossi al cancelletto di partenza e pensassi a godermi la vita, mi fermerei alla terza curva e direi: "Basta. Mi sono divertita, è stato bello. Il sole splende, perché dovrei continuare torturarmi?"».

La sciatrice di Comano spiega che non sente alcuna pressione esterna quando deve gareggiare, «perché voglio davvero correre. È anche questo che mi aiuta a fare bene. Ma ci vuole molta energia».

Una preparazione complicata

La preparazione estiva in vista della nuova stagione non è andata secondo i piani per la sottocenerina. Oltre a una botta al ginocchio, ha dovuto affrontare anche altri problemi: «L'ultimo mese è stato piuttosto impegnativo, e non solo per il ginocchio: ero ancora malata, quindi non ho potuto fare nulla per quasi tre settimane. Ho perso parecchia massa muscolare».

La vincitrice della generale di Coppa del Mondo dello scorso inverno non è ancora al top per l'avvio della nuova stagione, ma non è preoccupata. «L'importante è che io sia in forma per tutta la stagione. Ho ancora un mese di tempo dopo Sölden».

In questo periodo Gut-Behrami investe molto tempo per lavorare con il suo nuovo team di allenatori: «Iniziare da zero richiede sempre molta energia. E non posso dire di averne avute molte alla fine della scorsa stagione. Mi rendo conto di sentire ancora una certa stanchezza».

Anche se la 33enne ha alle spalle una stagione molto positiva, non ha paura di dire che vede ancora dei margini di miglioramento: «Si può sciare meglio in ogni curva. Ma la cosa più importante è che sono in buona forma fisica e mentale».