Non solo cinema Virzì tira in ballo la giustizia dopo la lite al ristorante con l'ex Micaela Ramazzotti

Covermedia

25.6.2024 - 13:01

Paolo Virzì
Paolo Virzì

È arrivata una svolta legale nella disputa familiare tra i due coniugi: il regista chiede il provvedimento normativo per trattare i crimini di violenza domestica e di genere.

Il 17 giugno 2024, un ristorante di Roma è diventato l'involontaria arena di un conflitto acceso tra l'ex coppia formata da Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti, noti rispettivamente per la loro carriera nel cinema e nella recitazione.

La disputa, che ha visto coinvolti anche Claudio Pallitto, attuale compagno di Ramazzotti, e la figlia maggiore di Virzì, Ottavia, ha avuto conseguenze legali immediate con la richiesta di attivazione del «codice rosso» da parte di Virzì.

Ferita la figlia di Virzì

La scena, durata quasi quaranta minuti, è stata segnata da stoviglie rotte e telefoni lanciati, tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Le autorità hanno acquisito immagini dell'evento e raccolto le denunce dei diretti interessati.

Paolo Virzì ha sottolineato la gravità della situazione esibendo un referto del pronto soccorso che attestava graffi e lesioni riportate dalla figlia Ottavia.

Cosa è il «codice rosso»?

Il «codice rosso», come citato nel rapporto di denuncia di Virzì, è un provvedimento normativo che modifica le disposizioni del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale per trattare specificamente i crimini di violenza domestica e di genere. Questa legge è stata pensata per accelerare l'istruzione dei procedimenti penali e garantire una più rapida tutela delle vittime.

Anche Pallitto e Ramazzotti non sono rimasti inermi: entrambi hanno sporto denuncia il giorno seguente alla lite, riportando a loro volta lesioni e lividi. Nonostante il litigio pubblico, entrambe le parti hanno espresso il desiderio di mantenere il massimo riserbo sull'accaduto, evidenziando una preoccupazione comune per il benessere dei loro figli.

Ora, la gestione della vicenda è completamente nelle mani dei rispettivi legali: Grazia Volo per Virzì e Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi per Ramazzotti.

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