«Lui bugiardissimo» Dall'amore segreto con Gino Paoli e i sacrifici della maternità, Stefania Sandrelli si confessa

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16.8.2024 - 13:00

Stefania Sandrelli ha ripercorso alcune delle tappe più significative della sua vita in un'intervista al «Corriere della Sera».
Stefania Sandrelli ha ripercorso alcune delle tappe più significative della sua vita in un'intervista al «Corriere della Sera».
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Irriverente e senza peli sulla lingua, l'attrice Stefania Sandrelli si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

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  • In modo irriverente e senza peli sulla lingua, Stefania Sandrelli si è confessata in un'intervista al «Corriere della Sera».
  • L'attrice italiana ha ripercorso alcune delle tappe più importanti della sua vita e della sua carriera.
  • Sandrelli ha raccontato soprattutto della sua esperienza come madre, della relazione segreta con Gino Paoli, e del suo controverso ruolo nel film «La chiave» di Tinto Brass.
  • «Lui bugiardissimo, ma abbiamo mantenuto buoni rapporti», ha detto l'attrice sul cantautore.

Stefania Sandrelli ha ripercorso alcune delle tappe più significative della sua vita, parlando apertamente della sua esperienza come madre, della relazione con Gino Paoli e del ruolo controverso nel film «La chiave» di Tinto Brass.

L'attrice ha parlato della sua esperienza come madre, riflettendo sui desideri non realizzati a causa degli impegni lavorativi che spesso la tenevano lontana dai suoi figli. Rispondendo alla domanda su che tipo di madre fosse stata, ha detto la sua al «Corriere della Sera».

«Mi sarebbe piaciuto avere più figli, il problema è che, data la mia vita lavorativa, sono stata un po' assente e soprattutto avrei rischiato di farli tutti con padri diversi, cosa che è in parte avvenuta. Infatti Amanda l'ho avuta con Gino Paoli e Vito è nato dal matrimonio con Nicky Pende».

«La convivenza fu un po' precaria»

La Sandrelli ha poi ripercorso la sua relazione con Gino Paoli, ricordando i primi momenti del loro incontro e la scoperta che il cantautore fosse già sposato.

«Ci eravamo conosciuti alla Bussola, lui mi invitò a ballare, io non sapevo che fosse sposato e comunque la scelta nei suoi confronti fu la mia, anche se, quando rimasi incinta, non pensavo di sposarlo. Mi sono dimostrata molto coraggiosa, ho affrontato serenamente lo scandalo in un'Italia di quei tempi, molto diversa da oggi, stiamo parlando del 1964, medioevo».

La convivenza con Paoli, secondo quanto raccontato dall'attrice, non fu semplice: «La convivenza, poi, fu un po' precaria, vivevamo insieme un po' a Roma, un po' a Milano. Lui bugiardissimo, un giorno ho scoperto tutti gli altarini e poi ho avuto un buon rapporto con la moglie Anna. In ogni modo con Gino abbiamo mantenuto buoni rapporti: quando hai un figlio con una persona come fai a chiudere i rapporti?».

«Un film trasgressivo e non pornografico»

L'attrice ha anche discusso lo scandalo suscitato dalla sua interpretazione nel film «La chiave» di Tinto Brass, difendendo la pellicola e la sua scelta di parteciparvi.

«Quello di Tinto, un film femminista, dove il mio personaggio mette alla berlina un porco inverecondo guardone... una denuncia a tutti gli effetti... un film trasgressivo e non pornografico, semmai ricco di grande ironia. Ho avuto fortuna anche in quel caso nell'essere scelta per il ruolo: non ero proprio una ragazza e non mi sono spogliata tanto per farlo, per far giudicare al pubblico se ero ancora bella... l'ho fatto in piena libertà».

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