Oscar 2021Trionfa «Nomadland», migliori attori Frances McDormand e Anthony Hopkins
SDA
26.4.2021 - 07:06
Oscar 2021
Miglior film: «Nomadland». Nella foto l'attrice protagonista, Frances McDormand, invita il pubblico ad andare a vedere il film al cinema dopo la pandemia, sullo sfondo si intravede la regista commossa Chloé Zhao, vincitrice dell'Oscar per la migliore regia.
Immagine: ABC
«Nomadland» è incentrato su di una donna, interpretata da Frances McDormand (a destra), che in seguito alla morte del marito lascia la sua vecchia vita per vagare nel sud-ovest degli Stati Uniti come nomade. (a sinistra nella foto: la regista Chloé Zhao)
Immagine: Keystone
Migliore attrice protagonista: Frances McDormand ha vinto anche come migliore attrice protagonista per «Nomadland».
Immagine: ABC
Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins vince a sorpresa l'Oscar per il suo ruolo nel dramma «The Father». L'83enne non era presente per ritirare il premio.
Immagine: Keystone
Miglior regista: Chloé Zhao per «Nomadland». La 39enne è solo la seconda donna a vincere un Oscar per la regia, dopo Kathryn Bigelow nel 2009 («The Hurt Locker»).
Immagine: ABC
Miglior attore non protagonista: Il britannico Daniel Kaluuya viene premiato per il suo ruolo in «Giuda e il Messia nero».
Immagine: Keystone
Migliore attrice non protagonista: Youn Yuh-jung accetta il suo Oscar per «Minari» dalle mani di Brad Pitt dicendo: «Ah, Brad Pitt, finalmente!». L'affascinante sudcoreana è solo la seconda donna asiatica, dal 1957 ad oggi, a vincere un Oscar per la recitazione. La sua collega Glenn Close, candidata per l'ottava volta, è rimasta nuovamente a secco.
Immagine: ABC
Oscar 2021
Miglior film: «Nomadland». Nella foto l'attrice protagonista, Frances McDormand, invita il pubblico ad andare a vedere il film al cinema dopo la pandemia, sullo sfondo si intravede la regista commossa Chloé Zhao, vincitrice dell'Oscar per la migliore regia.
Immagine: ABC
«Nomadland» è incentrato su di una donna, interpretata da Frances McDormand (a destra), che in seguito alla morte del marito lascia la sua vecchia vita per vagare nel sud-ovest degli Stati Uniti come nomade. (a sinistra nella foto: la regista Chloé Zhao)
Immagine: Keystone
Migliore attrice protagonista: Frances McDormand ha vinto anche come migliore attrice protagonista per «Nomadland».
Immagine: ABC
Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins vince a sorpresa l'Oscar per il suo ruolo nel dramma «The Father». L'83enne non era presente per ritirare il premio.
Immagine: Keystone
Miglior regista: Chloé Zhao per «Nomadland». La 39enne è solo la seconda donna a vincere un Oscar per la regia, dopo Kathryn Bigelow nel 2009 («The Hurt Locker»).
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Miglior attore non protagonista: Il britannico Daniel Kaluuya viene premiato per il suo ruolo in «Giuda e il Messia nero».
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Migliore attrice non protagonista: Youn Yuh-jung accetta il suo Oscar per «Minari» dalle mani di Brad Pitt dicendo: «Ah, Brad Pitt, finalmente!». L'affascinante sudcoreana è solo la seconda donna asiatica, dal 1957 ad oggi, a vincere un Oscar per la recitazione. La sua collega Glenn Close, candidata per l'ottava volta, è rimasta nuovamente a secco.
Immagine: ABC
Nella notte è andata in scena la 93esima edizione degli Oscar: «Nomadland», già Leone d'oro a Venezia, ha dominato con tre Oscar vincendo come miglior film, miglior regia (Chloé Zhao) e miglior attrice (Frances McDormand).
26.04.2021, 07:06
26.04.2021, 14:33
SDA
Zhao, nata a Pechino, è entrata nella storia del cinema in quanto prima non bianca e seconda donna a vincere per la regia dopo Katheryn Bigelow di «The Hurt Locker» (2010).
Davanti a una platea di star in gran maggioranza afroamericane, ha invece vinto l'Oscar come miglior attore Anthony Hopkins. Il favorito della vigilia era Chadwick Boseman per la sua ultima interpretazione in «Ma Rainey's Black Bottom» prima della prematura scomparsa, ma a vincere il massimo riconoscimento per la recitazione è stato l'83enne star inglese di «The Father» che aveva già ottenuto l'ambito riconoscimento nel 1994 per «Il silenzio degli Innocenti».
Tra le grandi sconfitte della 93esima notte delle stelle c'è anche Glenn Close, che ha eguagliato il primato negativo di Peter O'Toole con otto candidature nessuna delle quali diventata vittoria.
Un maxi party all'aperto per candidati e presentatori
L'appuntamento dell'anno di Hollywood – in onda sulla Abc con due mesi di ritardo sulla data consueta di fine febbraio – si è tenuto alla Union Station di Los Angeles, uno dei poli della cerimonia, trasformata per una notte in un maxi party all'aperto per i candidati, i presentatori e i loro ospiti.
La situazione pandemica ha dettato le regole di una cerimonia inconsueta, con le mascherine indossate non appena le telecamere si allontanavano dalle star e svariate location (oltre a Los Angeles, Londra, Parigi, Sydney e Roma) ma niente Zoom.
Successo per i film distribuiti in streaming
Nell'anno del Covid non ha stupito che 15 delle 23 statuette siano andate a film distribuiti quanto meno simultaneamente su servizi in streaming tra cui «Nomadland», dal 30 aprile su Disney+: «Guardatelo sullo schermo più grande possibile e poi tornate al cinema» ha esortato la McDormand salita sul palco assieme a Swankie e Linda May, due delle «vere nomadi» ritratte nel film della Zhao. Sullo sfondo di tutto, oltre alla pandemia, le ingiustizie sociali e razziali.
Tutti i premi della 93esima edizione
Miglior film: Nomadland
Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)
Miglior attore: Anthony Hopkins (The Father – Nulla è come sembra)
Miglior attrice: Frances McDormand (Nomadland)
Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Miglior attrice non protagonista: Yuh-Jung Youn (Minari)
Miglior film internazionale: Un altro giro (Thomas Vinterberg)
Miglior film d'animazione: Soul (Pete Docter e Dana Murray)
Miglior corto d'animazione: Se succede qualcosa vi voglio bene di Michael Govier e Will McCormack
Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell (Una donna promettente)
Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller (The Father – Nulla è come sembra)
Miglior cortometraggio: Due Estranei (Travon Free e Martin Desmond Roe)
Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale (Mank)
Migliori costumi: Ann Roth (Ma Rainey's black bottom)
Miglior documentario: Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich, James Reed and Craig Foster
Miglior cortometraggio documentario: Colette di Anthony Giacchino e Alice Doyard
Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh per Sound of Metal Miglior
Fotografia: Erik Messerschmidt (Mank)
Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen (Sound of metal)
Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher (Tenet)
Miglior trucco e acconciatura: Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson (Ma Rainey's black bottom)
Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste (Soul)
Miglior canzone: Fight for you (Judas and the Black Messiah)