Rivelazioni L'ex One Direction, Liam Payne: «Mi hanno diagnosticato un paio di cose»

Il cantante di «Strip That Down» ha recentemente condiviso di essere sobrio da quasi sei mesi dopo aver trascorso circa 100 giorni in una struttura di riabilitazione in America.

Liam Payne ha recentemente ammesso ai suoi fan di sentirsi «veramente giù». Il motivo? A quanto pare, al cantante sono state diagnosticate «un paio di cose».

A rivelarlo è stato l'ex One Direction stesso parlando apertamente della sua salute mentale in un video su Instagram giovedì scorso.

«Nel mio ultimo video ho accennato di aver scoperto di avere un paio di cose», ha esordito Liam Payne.

«Non entrando troppo nei dettagli, una di queste è che ci sono un sacco di cose che mi mettono in ansia nella mia vita, come avete visto. Mentre l'altro lato della medaglia è fatto invece di quei momenti in cui mi sento proprio giù, come oggi. È importante separare le due cose – ora sono in grado».

Liam ha elogiato la sua rete di supporto per essersi presa cura di lui e ha aggiunto: «Sono sicuro che anche loro possano notarlo, il fatto che oggi non sono a 100».

Sobrio da 100 giorni

Il cantante di «Strip That Down» ha recentemente condiviso di essere sobrio da quasi sei mesi dopo aver trascorso circa 100 giorni in una struttura di riabilitazione in America.

Nelle didascalie, Liam ha inoltre rivelato di aver registrato lo stesso video «in vari momenti quest'anno», ma aveva troppa paura di postarlo. Tuttavia, ha deciso di farlo giovedì per aiutare altri che potrebbero avere difficoltà con la propria salute mentale.

«Voglio dare a chiunque stia lottando il dono che mi è stato fatto, condividendo alcune delle cose che ho imparato dagli specialisti mentre ero via», ha scritto Payne.

«La prima cosa che facevo ogni giorno era fare una specie di check-in, ed è importante non trattenere ciò che si prova. Provare sensazioni è uno dei meravigliosi doni che abbiamo, e se tratteniamo troppo a lungo tutto dentro, ci fa male e ci fa reagire in modo sbagliato... lasciate che accada... lasciate che passi».

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