Accusato di traffico sessuale e abusi La madre di Sean «Diddy» Combs difende il figlio: «Merita il tribunale per dimostrare la sua innocenza»

Covermedia

7.10.2024 - 13:00

Sean Combs
Sean Combs

Mentre il rapper è sotto accusa per traffico sessuale e abusi, sua madre si è espressa con fermezza.

Janice Smalls Combs, madre del celebre rapper Sean «Diddy» Combs, ha rilasciato una dichiarazione a sostegno del figlio, in risposta alle gravi accuse di abusi sessuali che lo coinvolgono.

«Vi parlo oggi come madre devastata e profondamente addolorata per le accuse rivolte contro mio figlio, Sean Combs», ha dichiarato in una comunicazione diffusa a diversi media. «È straziante vedere mio figlio giudicato non per la verità, ma per una narrazione costruita su menzogne», ha proseguito nella nota, diffusa dall'avvocato Natlie G. Figgers.

Janice ha descritto il processo mediatico come «una sorta di linciaggio pubblico» prima che suo figlio abbia avuto l'opportunità di difendersi in tribunale. «Come ogni essere umano, mio figlio merita il suo giorno in tribunale, per raccontare la sua versione e dimostrare la sua innocenza».

Errori in passato

Pur ammettendo che suo figlio ha commesso errori in passato e non è stato sempre sincero su alcuni aspetti, Janice ha specificato che questo non prova la sua colpevolezza riguardo alle attuali accuse.

Questo riferimento fa allusione a un filmato del 2016, pubblicato dalla CNN a maggio, in cui si vede Combs aggredire violentemente la sua allora fidanzata Cassie in un hotel di Los Angeles.

Janice ha sottolineato: «Non essere stato del tutto trasparente su un episodio non significa che mio figlio sia colpevole delle accuse orribili e delle gravi imputazioni mosse contro di lui».

Il mese scorso, Sean Combs è stato arrestato con l'accusa di traffico sessuale, associazione a delinquere e trasporto di persone per prostituzione. Ha dichiarato di essere non colpevole e gli è stata negata la cauzione per due volte, restando detenuto al Metropolitan Detention Centre di Brooklyn in attesa del processo.

Covermedia