Festa del Cinema di RomaMiriam Leone presenta la commedia profetica «War»
Covermedia
18.10.2022 - 13:01
La commedia profetica diretta da Gianni Zanasi uscirà al cinema il 10 novembre, distribuita da Vision Distribution.
18.10.2022, 13:01
18.10.2022, 13:10
Covermedia
«La guerra desiderata» vede Edoardo Leo e Miriam Leone calarsi nei ruoli dei protagonisti. La commedia profetica diretta da Gianni Zanasi uscirà al cinema il 10 novembre, distribuita da Vision Distribution.
«Il nostro film parla di una guerra che si avvicina. Le persone finalmente esprimono quello che hanno dentro e che non riuscivano ad esprimere da tanto tempo. Esce di tutto. Questa è la guerra desiderata che non ha nulla a che vedere con l’orrore», spiega il regista.
«Scoprire mentre ero in moviola che la Russia aveva invaso l’Ucraina mi ha fatto un bruttissimo effetto. Il cinema dovrebbe aggredire la realtà, non il contrario. Un mio amico mi ha scritto: «Tu sei un veggente». Io gli ho risposto: «No, io non prevedo il futuro, è il futuro che sta andando all’indietro». Sulla guerra di Putin dico solo una cosa: orrore assoluto. Non ho altro da aggiungere».
Il film parla di una guerra tra l’Italia e la Spagna
Il film parla di una guerra tra l’Italia e la Spagna causata da una rissa tra ragazzi. L'allevatore di vongole Edoardo Leo e la psicologa Lea, alias Miriam Leone, resteranno sconvolti dalle vicende belliche.
«Abbiamo immaginato una guerra che nasce in una Europa indebolita politicamente», continua Zanasi.
«Ogni Paese segue una propria deriva, nella ricerca un po’ isterica di identità. E più si avvicina lo scoppio, più la vita delle persone precipita in un senso di urgenza per cui non c’è più tempo per un aperitivo, la spa, una partita di Champions. Resta tempo solo per dire: «Sei amico o nemico?». «Mi ami o mi odi?».
È una sorta di febbre bruciante in cui uno sente la vita come mai ha fatto prima. In questo contesto, ognuno esprime ciò che ha dentro, il bene o il male. Ecco il paradosso del film, che non ha niente a che vedere con l’orrore reale. Non ho la pretesa di dire come nasca una guerra reale. Come tutti dalla primavera scorsa sono sconvolto, è come se volessero riportarci a un mondo in bianco e nero. Con il mio cinema voglio riportare colore. I film hanno il potere di esprimere la complessità. Il conflitto è il motore dell’esistenza umana, è vitale, indispensabile».