L'addio a Bruno Arena Max Cavallari ricorda l’amico con le lacrime agli occhi

Covermedia

10.10.2022 - 11:10

«Ero la sua seconda moglie». Così il comico descrive il rapporto simbiotico che lo legava all’amico scomparso lo scorso 27 settembre.

Max Cavallari non si dà pace per la morte dell’amico di una vita, Bruno Arena. Il duo comico, conosciuto come Fichi d’India, è nato all’oratorio di Varese, tra piccole ripicche e iniziali dissapori infantili.

«Ci conosciamo dai tempi dell’oratorio, eravamo amici della stessa via di Varese, ma all’inizio non ci stavamo tanto simpatici. Lui non mi faceva mai giocare a calcio e a basket, non mi voleva. Mi stava anche un po’ sulle scatole, poi è diventato come un fratello. Abbiamo girato insieme per trent’anni, ero la sua seconda moglie. Cosa mi direbbe oggi? Di stare di più con i miei figli».

E nel salotto di «Verissimo» c’erano infatti anche la moglie di Bruno, Rosy Marrone e il figlio Gianluca Arena. «Siamo qui per ricordarlo, ma anche per ringraziare tutti dell’affetto immenso che ci state dimostrando», ha detto Rosy.

«Devo essere forte per lui»

«Devo essere forte per lui. Quando è stato male le nostre vite sono cambiate, ma è sempre stato lui a darci la forza di andare avanti: è stato il nostro eroe». Max ha poi ricordato la prima volta che l’amico si è sentito male sul palco.

«Ricordo bene quando è stato male, alla fine di uno spettacolo l’ho visto cadere a terra, stava facendo il dinosauro ed è caduto. All’inizio non pensavo stesse male, gli dicevo: "Dai tirati su", poi ho capito che la cosa era grave. Eravamo come il più e il meno della batteria delle auto. Eravamo l’opposto ma è per quello che è nata la magia. Quando è entrato in terapia intensiva gli dicevo: "Bruno non spegnere la luna"».

E infine Cavallari ha rivelato il contenuto dell’ultima chiacchierata con l’amico. «Mi fa sempre piangere. L’ultima volta che l’ho visto è stato un mese fa. Gli ho portato i pasticcini perché solo io so quelli che ama di più, poi gli ho raccontato cosa sto facendo, abbiamo fatto qualche scenetta comica. Dovevo tornare a trovarlo, ma si è addormentato senza nemmeno avvisare. Non è così che si fa».

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