Dopo l'incendio Progetti folli: è questo il futuro di Notre-Dame?

tsha/SDA

6.5.2019

In cinque anni, Notre-Dame dovrebbe ritrovare il suo splendore di un tempo – o stando a quello che propongono alcuni architetti, resuscitare sotto una nuova veste.
In cinque anni, Notre-Dame dovrebbe ritrovare il suo splendore di un tempo – o stando a quello che propongono alcuni architetti, resuscitare sotto una nuova veste.
Keystone

Diversi architetti del mondo intero riflettono sulla ricostruzione di Notre-Dame. Allo stesso tempo, gli esperti ricordano che non bisogna bruciare le tappe.

Dall’incendio catastrofico del 15 aprile, il dibattito sulla ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame di Parigi imperversa ovunque, non solo in Francia. Diversi architetti del mondo intero fanno a gara per proporre soluzioni di ricostruzione, con i loro progetti che mostrano quale potrebbe essere un giorno l'aspetto della chiesa. Infatti, è chiaro che Notre-Dame debba essere ricostruita, ma siamo ancora lontani dal sapere come – deve infatti restare conforme all’originale e somigliare a com'era la cattedrale prima dell’incendio o dev'essere disseminata di elementi dell'architettura moderna?

Gli architetti italiani Massimiliano e Doriana Fuksas vogliono dotare la chiesa di un tetto in cristallo illuminato di notte. Secondo gli architetti, questo progetto rappresenta un «simbolo della fragilità della storia e della spiritualità».

L'architetto francese Mathieu Lehanneur vorrebbe sostituire la guglia con una scultura che ricordi il devastante incendio. «Mi piace l'idea di immortalare questo momento storico», rivela Mathieu Lehanneur per spiegare il suo approccio «provocante».

Il Vizum Atelier di Bratislava non si spinge così lontano e vorrebbe ricostruire la guglia crollata dotandola di un fascio luminoso. Durante il periodo gotico, gli architetti cercavano di toccare il cielo con le loro cattedrali – oggi è davvero possibile, secondo i designer.

Gli architetti di Aj6, a San Paolo, restano più classici: hanno l'ambizione di ricostruire il tetto bruciato e la guglia crollata con una struttura a vetrate.

Nell'attesa, più di un migliaio di esperti hanno richiesto a gran voce al presidente francese Emmanuel Macron di non bruciare le tappe nella ricostruzione della cattedrale Notre-Dame di Parigi. La «complessità» della ricostruzione di una chiesa devastata da un grande incendio non deve essere nascosta «dietro il manifesto dell'efficacia», hanno ricordato al capo di Stato in una lettera scritta sul giornale «Le Figaro». «Prendiamoci il tempo di trovare la strada giusta e solo in quel momento fissiamo una scadenza ambiziosa per un restauro esemplare», si può leggere nel testo firmato da 1170 esperti internazionali.

Tra di loro figurano Laurent Alberti, conservatore dei monumenti nazionali francesi, oltre a diversi specialisti americani. Gli esperti protestano ugualmente contro l'annuncio fatto dal governo riguardo l'autorizzazione alla deroga nei confronti delle norme di protezione del patrimonio, per accelerare i lavori di Notre-Dame. Il ministero della Cultura sottolinea in compenso che le deroghe devono restare «strettamente limitate».

In fiamme la Cattedrale di Notre Dame

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