Social media Scatta l'ora «X», Elon Musk lancia il nuovo logo di Twitter

SDA

24.7.2023 - 19:50

Scatta l'ora «X» a Twitter
Scatta l'ora «X» a Twitter
KEYSTONE

Scatta l'ora «X» a Twitter. L'uccellino celeste che ha identificato il social network nei suoi 17 anni di vita vola via, in quello che è l'ultimo e più evidente segnale della rivoluzione lanciata da Elon Musk da quando è arrivato alla guida della piattaforma.

Al miliardario il logo di Twitter non è mai piaciuto. «Doveva essere cambiato molto tempo fa, scusate se ci è voluto così tanto tempo», ha detto annunciando la storica mossa.

La scelta di «X» riflette la strategia e la volontà del patron di Tesla e SpaceX di creare «una app per tutto», sogno che lo affascina da anni. Quando ha rilevato Twitter lo scorso ottobre il miliardario lo aveva annunciato chiaramente: il social sarebbe stato utile ad «accelerare la creazione» del suo progetto di un'app del tutto simile alla cinese WeChat.

«Ora X si spingerà oltre»

«È molto raro, nella vita e negli affari, avere una seconda chance per fare colpo. Twitter ha fatto colpo e ha cambiato la modalità in cui comunichiamo. Ora X si spingerà oltre», ha twittato Linda Yaccarino, l'amministratore delegato del social, spiegando che «X è il futuro dell'interattività illimitata, centrato sull'audio, il video, la messaggistica e i pagamenti. Mossa dall'intelligenza artificiale, X ci connetterà in modalità che stiamo solo iniziando a immaginare».

Yaccarino si è occupata personalmente di presentare il cambio di logo agli inserzionisti pubblicitari, spiegando loro anche che X collaborerà in modo più stretto con xAI, la nuova start up di intelligenza artificiale lanciata dal miliardario. X e xAI, ma anche SpaceX, mostrano l'attrazione di Musk per la lettera X: una delle sue prime società si chiamava X.com (ed è poi divenuta PayPal), il primo modello di Tesla era il «Model X» e uno dei figli del miliardario è chiamato X dal padre.

Una scommessa azzardata?

Il cambio di logo è visto da molti osservatori come una nuova scommessa azzardata da parte del tycoon che, a loro avviso, farebbe meglio a occuparsi dei problemi reali di Twitter invece di rifarle il trucco. Nonostante i lievi segnali di ripresa, la raccolta pubblicitaria del social resta infatti in calo del 50%.

La nomina di Yaccarino, veterana del settore, ha rassicurato ma almeno per il momento non è riuscita a spazzare via del tutto i dubbi sulla gestione di Musk, paladino della libertà di espressione a tutti i costi. Twitter si trova poi di fronte a una maggiore concorrenza con il lancio di Threads, il social ideato da Mark Zuckerberg.

L'addio all'uccellino «Larry T Bird» – così come lo aveva chiamato il co-fondatore di Twitter Biz Stone in onore dell'ex giocatore di basket dei Boston Celtics Larry Bird – potrebbe anche tradursi in possibili problemi finanziari per Musk: scaricando l'asset più riconoscibile di Twitter, infatti, il miliardario potrebbe scontrarsi con la preoccupazione e lo scetticismo delle banche e degli investitori che gli hanno staccato assegni da miliardi di dollari per l'acquisizione.

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