Tramite le microonde Gli scienziati fanno il pieno di energia solare nell'universo

Di Dirk Jacquemien

5.2.2023

Le microonde dovrebbero trasportare l'energia solare dallo spazio alla terra.
Le microonde dovrebbero trasportare l'energia solare dallo spazio alla terra.
Caltech

L'energia solare raccolta nello spazio deve essere inviata sulla Terra tramite le microonde: quello che sembra fantascienza, adesso è testato nella pratica.

Di Dirk Jacquemien

Il potere del sole è una parte importante della transizione energetica. Naturalmente, la tecnologia presenta anche alcuni svantaggi. La produzione di energia è molto variabile e dipende soprattutto dalle condizioni meteorologiche. Le nuvole riducono la produzione di energia e poi c'è la scomoda notte in cui non può essere generata alcuna elettricità.

Il California Institute of Technology (Caltech) ha ora sviluppato un metodo che potrebbe risolvere questi problemi. Perché con questo sistema le celle solari poste in orbita dovrebbero generare elettricità e poi inviarla in modalità wireless a terra tramite le microonde. Un primo test inizierà presto utilizzando un veicolo spaziale lanciato in orbita il 3 gennaio su un razzo SpaceX.

Un esperimento in tre parti

Il prototipo si chiama Space Solar Power Demonstrator ed è composto da tre moduli. Innanzitutto, c'è il Deployable on-Orbit ultraLight Composite Experiment (DOLCE). Ha lo scopo di dimostrare che è possibile dispiegare enormi pannelli solari nello spazio. Nell'uso commerciale della tecnologia si prevedono chilometri di moduli solari.

L'esperimento ALBA, invece, consiste in 32 celle solari di diverso design per scoprire quale di esse è la più adatta a generare elettricità nello spazio.

Ma forse il più complicato è il Microwave Array for Power-transfer Low-orbit Experiment (MAPLE), che mira a dimostrare che è possibile trasmettere energia elettrica nello spazio tramite microonde.

I primi risultati in sei mesi

Ovviamente non è pratico posare i cavi elettrici dall'orbita terrestre al suolo. Quindi MAPLE dovrebbe dimostrare che la trasmissione può essere effettuata anche in modalità wireless.

Sia il trasmettitore che il ricevitore si trovano sull'astronave stessa, quindi inizialmente devono essere coperte solo distanze molto brevi. Il trasferimento sulla Terra non sarà testato in questa prima fase.

Gli scienziati ritengono di poter presentare i primi risultati in poco meno di sei mesi. L'intero concetto è altamente sperimentale. È finanziato principalmente dal multimiliardario Donald Bren, che dieci anni fa ha donato 100 milioni di dollari al Caltech.