Media digitaliCinque ore al cellulare al giorno, è normale?
In collaborazione con Swisscom
2.11.2022
E se non sono al cellulare, sono al computer o alla console. I bambini trascorrono molto tempo con i media digitali: non c’è da stupirsi che il tempo allo schermo sia una costante nell’educazione.
In collaborazione con Swisscom
02.11.2022, 12:24
In collaborazione con Swisscom
Tanto per cominciare: non sarà mai più come prima. «Il ruolo dei media nella nostra gioventù non può essere preso come modello per i bambini di oggi», afferma Michael In Albon, esperto di competenza mediatica e incaricato della protezione dei giovani dai media per Swisscom. Smartphone, TikTok, giochi e social media fanno parte della vita quotidiana di bambini e adolescenti.
Solo con lo smartphone i giovani svizzeri trascorrono in media poco meno di quattro ore durante la settimana, mentre nel fine settimana superano le cinque (studio JAMES 2020). Non c’è da stupirsi che la questione di chi può passare quanto tempo davanti allo schermo sia un argomento di discussione costante in tante famiglie.
Bambini sotto stress da tempo libero
L’offerta di hobby, attività ricreative e sport è enorme. Effettivamente sorprende quindi che i bambini hanno ancora tanto tempo per il cellulare e cose del genere. Soprattutto gli adolescenti usano spesso i media digitali per comunicare con i loro coetanei. Lo schermo è un rifugio sicuro nella vita di tutti i giorni, che promette un tempo senza stress. Diversamente dalla scuola, infatti, il tempo trascorso sui media è libero da pressioni in termini di prestazioni e il suo utilizzo avviene spesso senza scopo.
Le tante ore davanti allo schermo sono fonte di stress per alcuni genitori. Una delle loro preoccupazioni più frequenti è la paura che il figlio trascuri lo scambio sociale nella vita reale. Temono che i bambini facciano troppo poco moto e che siano troppo raramente all’aria aperta.
Competenza mediatica
Spesso le discussioni vertono sulla pura durata del periodo trascorso sui media. Ma la qualità è decisiva: i bambini consumano soltanto e sono passivi? Oppure diventano creativi, creano cose e ne provano di nuove? «Di tanto in tanto è anche ammesso annoiarsi nel tempo libero. E anche con i media digitali a volte si può semplicemente sprecare il tempo», afferma l’esperto Michael In Albon. Importante è compensare attività mediatiche e non mediatiche, tempo mediatico attivo e passivo (maggiori informazioni nel podcast Mediamitico, episodio 1 «Numme no füüf Minute» sul tema del tempo allo schermo).
L’utilizzo attivo dei media digitali offre anche molte opportunità: nei giochi educativi i contenuti di valore vengono confezionati in modo giocoso, mentre nel videogioco i bambini si esercitano nel lavoro di squadra e nell’affrontare le sfide e le critiche. E, tra l’altro, ci si allena all’uso degli strumenti tecnologici.
Quanto tempo davanti allo schermo è sano?
Non esiste una risposta universale. Una semplice regola empirica dice al massimo dieci minuti per anno di età. Ma ciò che fa bene al bambino è molto individuale. L’orientamento offre la regola del 3-6-9-12. Le cifre indicano l’età alla quale si applica una nuova regola:
Da 0 a 3 anni
Riduci al minimo il tuo utilizzo dei media quando c’è un bambino piccolo nelle vicinanze. Non consegnare gli apparecchi digitali, anche se stanno per afferrarli. Di tanto in tanto una divertente app di gioco? In compagnia e per un breve periodo questo non è un problema.
Da 3 a 6 anni
Stai accanto al bambino quando usa i media e fissa dei limiti chiari: inizia al massimo con mezz’ora al giorno, aumenta il tempo passo dopo passo. La percezione del tempo si sviluppa solo nell’età della scuola primaria: più comprensibile dell’informazione «ancora cinque minuti» è un timer per le uova che suona allo scadere del tempo. Niente media al tavolo da pranzo e prima di andare a dormire.
Da 6 a 9 anni
Mostra al bambino come usare i media in modo creativo, ad esempio per foto e video. Spiega esattamente ciò che Internet può sapere e ciò che non può sapere. Tablet, televisori e computer non trovano ancora spazio nella camera da letto e nella camera dei bambini.
Da 9 a 12 anni
Un cellulare personale? Chiedi perché il bambino vuole un cellulare. Imposta regole chiare: deve sapere cosa può fare online e cosa no. Gli smartphone offrono impostazioni pratiche per la protezione dei bambini per adattarne l’utilizzo all’età. Michael In Albon consiglia: «Solo quando i genitori possono fidarsi del fatto che il cellulare sia trattato con la dovuta cautela, ha senso permettere un proprio apparecchio. Un nuovo display ogni tre mesi, costerà caro.»
A partire da 12 anni
Il bambino è esperto nell’uso dei media, ma continua a essere importante accompagnarlo, mostrando interesse e dando fiducia. Fai luce su pericoli quali cybergrooming, sexting e fake news. Per non disturbare il sonno, è meglio che la WLAN e gli apparecchi restino spenti durante la notte.
Meglio che arrabbiarsi
Agitarsi per l’era dei media e litigare su di essa fa parte della vita di tutti i giorni. Cerca comunque di sederti accanto ai bambini e osservare cosa stanno facendo. Forse è addirittura divertente navigare insieme online.
I bambini imparano passo dopo passo a usare i media in modo responsabile. Gli adulti svolgono un importante ruolo di esempio nello sviluppo della competenza mediatica e offrono un sostegno. Di seguito alcuni consigli utili:
Come gli adulti rafforzano i bambini nell’uso dei media
Impostare l’orario dei media, pianificare fasi prive di media
Organizzare insieme il tempo libero, programmare attività comuni
Osservare attentamente il bambino: come sta durante e dopo il tempo con i media? È inquieto, soddisfatto o spaventato?
Passare progressivamente ai giovani la responsabilità del comportamento sui media
Esprimere apertamente le preoccupazioni
Stipulare accordi con i bambini e verificare che vengano rispettati
Riconoscere i pericoli, osservare cosa fa il bambino quando è allo schermo
Informarsi sui pericoli
Considerare il proprio modo di interagire con i media, essere un buon esempio
Questo contributo è stato realizzato in collaborazione con Swisscom
Swisscom si impegna per la sostenibilità ecologica, sociale ed economica: per la protezione dell’ambiente, uno stile di vita sostenibile e un buon uso dei nuovi media. Nel 2022, Swisscom è stata premiata per la seconda volta consecutiva come «l’azienda di telecomunicazioni più sostenibile al mondo».