In Gran ConsiglioLa sinistra zurighese critica Mario Fehr per l'annuncio sui rom ucraini
mp, ats
9.12.2024 - 11:30
La sinistra del Gran Consiglio zurighese, compresi singoli rappresentanti dei Verdi liberali, ha criticato oggi aspramente il responsabile del Dipartimento cantonale della sicurezza, Mario Fehr (indipendente).
mp, ats
09.12.2024, 11:30
09.12.2024, 11:40
SDA
A loro dire, il fatto che il consigliere di Stato non voglia più accogliere famiglie rom ucraine è vergognoso.
Una portavoce della sinistra alternativa (AL) ha precisato, in una dichiarazione congiunta con Verdi e Partito socialista zurighese, che Fehr sta fomentando gli animi contro le minoranze etniche. La posizione di Fehr è «indegna della tradizione umanitaria della Svizzera e dimostra ignoranza della storia e irresponsabilità».
«Si dovrebbe anche verificare se questa esclusione di un certo gruppo non violi la norma penale contro il razzismo», viene sottolineato. AL, Verdi, PS e alcuni membri dei Verdi liberali hanno invitato il Governo cantonale ad astenersi da tali azioni polemiche e ad assumersi le proprie responsabilità.
«Famiglie numerose dalla Transcarpazia»
Fehr – ex socialista, ora indipendente, che era stato criticato vistosamente dal suo ex partito proprio per le sue posizioni nell'ambito dell'asilo – ha annunciato in una lettera al consigliere federale Beat Jans (PS) che non avrebbe più accettato con effetto immediato «famiglie numerose dalla Transcarpazia», perché causerebbero problemi.
In un articolo pubblicato dal quotidiano Tages-Anzeiger, Fehr ha affermato che è difficile scolarizzare tali bambini perché alcuni di loro non sono mai andati a scuola. Molti rom sono disoccupati e vivono in parte di accattonaggio. Inoltre, alcuni di loro lasciano gli alloggi in disordine.