Davos Berset apre il WEF: «Le democrazie sono a un punto di svolta»

mh, ats

17.1.2023 - 12:14

Le democrazie sono a un «punto di svolta» e «lo Stato di diritto è minacciato». Lo ha detto martedì a Davos il presidente della Confederazione Alain Berset nel discorso di apertura del Forum economico mondiale (WEF), ribadendo la condanna svizzera dell'offensiva russa.

Il presidente della Confederazione Alain Berset oggi a Davos
Il presidente della Confederazione Alain Berset oggi a Davos
KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

L'ascesa del populismo è una reazione alle crescenti disparità, ha proseguito il consigliere federale, chiedendo maggiore «equità sociale», anche nelle discussioni del WEF.

Multilateralismo è essenziale

Davanti alla First Lady ucraina Olena Zelenska, Berset ha nuovamente denunciato il «brutale attacco» della Russia nei confronti non solo dell'Ucraina, ma anche del diritto internazionale e del multilateralismo. Ha inoltre aggiunto che la Svizzera farà «tutto il possibile» per rafforzare questi valori in seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU.

I governi devono essere solidali con la popolazione rimasta in Ucraina, ma anche con i rifugiati, ha insistito Berset, aggiungendo che le sfide attuali, dalle pandemie alle migrazioni, dai cambiamenti climatici alla proliferazione delle armi e alle guerre, richiedono un maggiore multilateralismo.

La fame nel mondo

Il presidente della Confederazione si è detto anche preoccupato per la crescente insicurezza alimentare. Oggi sono complessivamente 350 milioni le persone a rischio di malnutrizione acuta, contro le circa 150 milioni prima della pandemia e della guerra in Ucraina, ha fatto notare, aggiungendo che gli effetti del conflitto sui Paesi africani «sono drammatici».

L'accordo sulle esportazioni di grano ucraino, mediato dall'ONU tra Mosca e Kiev, ha contribuito a far scendere i prezzi negli ultimi mesi, ma quelli dei fertilizzanti sono una preoccupazione sia per l'ONU che per la Svizzera.

Quasi una cinquantina di capi di Stato e di governo sono attesi nella località grigionese fino a venerdì. Nonostante le grandi sfide che la comunità internazionale deve affrontare, dall'inflazione alla crisi energetica fino all'Ucraina, la situazione in alcuni Paesi ha reso difficile la partecipazione ad alto livello.

Fra i leader del G20, sono presenti solo il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol.

Relazioni Svizzera - UE

Come lo scorso anno con Ignazio Cassis, non sono previsti colloqui formali tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e quello della Confederazione, ad eccezione di una stretta di mano, a significare che la situazione è ancora bloccata.

Un nuovo round esplorativo per far progredire le relazioni è in programma venerdì a Bruxelles, nell'ultimo giorno del WEF. A Davos, solo Karin Keller-Sutter incontrerà un membro della Commissione europea, Paolo Gentiloni, responsabile dell'economia.

Sono comunque previsti diversi colloqui con funzionari degli Stati membri dell'UE. In totale, per i sei consiglieri federali presenti nella località grigionese sono previsti non meno di 50 incontri.

mh, ats