Guerra in Ucraina USA contro banche svizzere: «Trovate i soldi russi o ci saranno conseguenze»

ats

10.4.2022 - 10:01

Scott Miller presenta la lettera di credenziali al consigliere federale Ignazio Cassis, in una foto pubblicata sul sito dell'ambasciata americana a Berna.
Scott Miller presenta la lettera di credenziali al consigliere federale Ignazio Cassis, in una foto pubblicata sul sito dell'ambasciata americana a Berna.
Keystone

Gli Stati Uniti mettono in guardia le banche svizzere in relazione al denaro degli imprenditori russi colpiti da sanzioni dopo l'attacco all'Ucraina: «in caso di mancata cooperazione vi saranno conseguenze», afferma l'ambasciatore statunitense a Berna Scott Miller.

Gli istituti elvetici devono cercare attivamente il denaro nascosto dai cosiddetti oligarchi, afferma il diplomatico in un'intervista pubblicata dalla «NZZ am Sonntag».

«Vi saranno conseguenze negative se i patrimoni delle persone sanzionate non saranno trovate», aggiunge l'attivista LGBTQ, in carica da gennaio, che ha fra l'altro ha lavorato in passato per UBS a Denver, nel Colorado. «Non prendiamo la cosa alla leggera. La cooperazione con le autorità svizzere è buona – prosegue Miller –. Ci sostengono nel rendere chiaro alle banche che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è coinvolto nella questione».

«Questa è una minaccia»

Le affermazioni del neo-ambasciatore non vengono accolte bene negli ambienti finanziari. «Questa è una minaccia», afferma un'esponente di primo piano dell'economia, che non ha voluto essere citata per nome, in una dichiarazione riportata dalla NZZ am Sonntag.

L'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) sottolinea da parte sua che gli istituti si attengono rigorosamente a tutti i regolamenti e alle misure applicabili, «comprese le sanzioni imposte da organismi svizzeri, internazionali e sovranazionali».

Vengono anche applicati «cumulativamente diversi filtri di sanzioni», compresi quelli degli Stati Uniti. Dopo tutto è in gioco l'integrità della piazza finanziaria, afferma l'ASB.

Miller sarebbe da parte sua contento se la Svizzera si unisse alla task force internazionale per rintracciare il denaro di quelli che in Occidente vengono chiamati oligarchi. «È una sfida per qualsiasi paese implementare un pacchetto di sanzioni di queste dimensioni e complessità», argomenta l'ambasciatore.

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