PoliticaLa Svizzera sostiene la creazione di un tribunale speciale per Ucraina
falu, ats
20.9.2023 - 14:28
La Svizzera sostiene l'idea di un tribunale per il crimine di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. Lo ha detto ieri il consigliere federale Ignazio Cassis a New York.
20.09.2023, 14:28
SDA
Il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) si è espresso durante un incontro riguardante la Corte penale internazionale (CPI) nel quadro dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
La CPI ha emesso in marzo un mandato d'arresto internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin, ma non ha la competenza di indagare l'aggressione di Mosca contro Kiev in generale.
Pertanto tra i diplomatici circola già da mesi l'idea di creare un tribunale speciale come avvenne ad esempio dopo la guerra in Jugoslavia. Per Cassis una simile corte va però fondata in un quadro multilaterale ampio e con un sostegno internazionale equilibrato.
Ieri anche il presidente della Confederazione Alain Berset aveva criticato Mosca nel suo discorso al dibattito generale dell'ONU. «Con la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina, la Federazione Russa non ha solo attaccato un Paese pacifico, ma anche il diritto internazionale e il multilateralismo», ha denunciato.
Il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) si è rammaricato del fatto che questa aggressione sia stata fatta da un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, un organo che, secondo la Carta delle Nazioni Unite, è «il principale responsabile del mantenimento della pace mondiale e della sicurezza internazionale».
Berset ha criticato in generale capi di Stato e di governo che cercano di spingere verso un «disordine globale» a loro favorevole. Piuttosto, ha affermato, serve un nuovo ordine mondiale che garantisca stabilità, fiducia e prospettive comuni. «Dovunque avanzano il protezionismo e l'egoismo. Ma ritiro, minacce e violenza non hanno mai offerto una soluzione per i problemi e le ineguaglianze nel mondo.»
Oggi c'è attesa per la riunione odierna del Consiglio di sicurezza, durante la quale il presidente ucraino Voldymyr Zelensky dovrebbe presentare il suo piano di pace, che ha già ottenuto il sostegno di almeno 140 dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite. Esso prevede il ritiro totale della Russia da tutte le regioni occupate e il pagamento di riparazioni di guerra – condizioni che Mosca non accetterà.
Alla riunione del Consiglio di sicurezza dovrebbe partecipare anche il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Ciò significa che per la prima volta dall'inizio del conflitto membri del governo dei due paesi coinvolti siederanno allo stesso tavolo. All'incontro presenzieranno anche Berset e Cassis, poiché la Svizzera fa parte dell'organo fino alla fine del 2024.