Svizzera Il Governo riconosce le incertezze sull'attuazione delle sanzioni contro la Russia nei Cantoni

mp, ats

16.2.2024 - 14:03

Il Consiglio federale si è espresso sulle raccomandazioni della Commissione della gestione relative alla sanzioni economiche nei confronti della Russia
Il Consiglio federale si è espresso sulle raccomandazioni della Commissione della gestione relative alla sanzioni economiche nei confronti della Russia
Keystone

Il Consiglio federale riconosce che l'attuazione nei Cantoni delle sanzioni economiche contro la Russia in relazione alla guerra in Ucraina possa aver generato incertezze. Ha preso oggi posizione su un rapporto della Commissione della gestione degli Stati (CdG-S).

In novembre, la CdG-S aveva ritenuto che il ruolo delle autorità cantonali dovesse essere meglio integrato nel processo di attuazione delle sanzioni. La Confederazione ha chiarito troppo tardi le ambiguità con le quali erano confrontati i Cantoni.

In particolare, gli uffici del registro fondiario avrebbero dovuto essere informati più attivamente sul loro obbligo di notifica nel settore immobiliare.

Nella sua presa di posizione odierna, il Consiglio federale «riconosce che per molti aspetti le sanzioni adottate in seguito all'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina andavano al di là di quanto si sapeva». Potevano quindi creare incertezza tra le autorità e le altre cerchie interessate.

SECO in grado di rispondere adeguatamente

L'esecutivo è, tuttavia, del parere che il rilascio di ulteriori autorizzazioni o una vigilanza da parte della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) sulla sola base di incertezze legate a una particolare situazione sarebbero misure eccessive. Rimanda pertanto alla sua proposta di istituire un registro della trasparenza nell'ambito della revisione parziale della legge sul riciclaggio di denaro.

La SECO ha dimostrato di essere in grado di rispondere in modo rapido e adeguato a domande o problemi legati all'attuazione di nuove sanzioni. A tale riguardo il Consiglio federale accoglie con favore la raccomandazione della CdG-S di riesaminare il concetto di crisi della SECO.

Ruolo avvocati nell'attuazione delle sanzioni

In merito alla richiesta della CdG-S di precisare il campo d'applicazione dell'obbligo di notifica degli avvocati, il Consiglio federale mantiene la sua posizione: secondo il Tribunale federale (TF), le attività specifiche della professione sono protette dal segreto professionale.

Fra queste rientrano la redazione di documenti legali, l'assistenza o la rappresentanza di una persona davanti a un'autorità amministrativa o giudiziaria e la consulenza legale. Ciononostante, non tutte le attività di un avvocato sono automaticamente coperte dal segreto professionale.

Il Consiglio federale rimane del parere che l'obbligo di notifica per le attività non specifiche della professione sia compatibile con il segreto professionale. Gli avvocati sono perseguibili se favoriscono la violazione delle disposizioni relative alle sanzioni.

Lista delle persone sanzionate

Il Governo ha inoltre espresso il proprio parere su altre raccomandazioni, in particolare sulla lista delle persone sanzionate dall'UE. La CdG-S aveva constatato che la Svizzera aveva adottato tale lista senza modifiche e aveva sollevato la questione del rispetto dello stato di diritto.

Il Consiglio federale «prende atto» di questa critica. A suo dire, il recepimento delle sanzioni dell'UE, nostro principale partner commerciale, si è dimostrato valido. L'introduzione di sanzioni unilaterali avrebbe un'efficacia limitata, mentre l'applicazione di svariati provvedimenti divergenti da parte della Svizzera potrebbe favorire l'aggiramento delle sanzioni e ridurre la prevedibilità. Le persone, le imprese e le organizzazioni sanzionate hanno già oggi la possibilità di far valere i propri diritti.

Attuazione raccomandazioni del 2018

La CdG-S si era, infine, detta soddisfatta delle misure adottate dal Consiglio federale e dalla SECO in risposta alle raccomandazioni formulate nel rapporto del 2018. Aveva però precisato che non era ancora in grado di fornire una valutazione definitiva nel quadro del suo controllo successivo e che sarebbe tornata in un secondo tempo sulle raccomandazioni corrispondenti.

Ora, il Consiglio federale condivide l'opinione della CdG-S secondo cui i dati di base relativi all'applicazione delle sanzioni economiche siano stati migliorati e la circolazione delle merci sia soggetta a controlli più rigorosi, in particolare per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia.

mp, ats