Del secondo e terzo pilastro Ridurre i benefici fiscali? L'esperto avverte: «Il sistema previdenziale sta raggiungendo i suoi limiti»

Samuel Walder

24.10.2024

Con la riforma le PMI si ritroverebbero con una cifra significativamente inferiore nel portafoglio. (immagine illustrativa).
Con la riforma le PMI si ritroverebbero con una cifra significativamente inferiore nel portafoglio. (immagine illustrativa).
Keystone

Il Consiglio federale sta progettando di ridurre i vantaggi fiscali del secondo e terzo pilastro del sistema pensionistico, il che graverebbe in particolare sulla classe media e sui lavoratori con redditi elevati. Un esperto e alcuni politici fanno il punto della situazione per i lettori e le lettrici di blue News.

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S. Walder, L. Oetiker

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il Consiglio federale intende ridurre i vantaggi fiscali del secondo e terzo pilastro del sistema pensionistico, il che comporterebbe un notevole aumento delle imposte per molti.
  • In particolare il ceto medio e le persone con un reddito elevato dovrebbero pagare più tasse.
  • blue News ha chiesto il parere di un eserto e di alcuni politici.

Il Consiglio federale intende ridurre i vantaggi fiscali del secondo e terzo pilastro del sistema pensionistico. Questo vorrebbe dire un aumento significativo delle tasse per molti.

Un nuovo metodo di calcolo prevede che l'onere fiscale dipenda dal reddito, il che colpirà soprattutto la classe media e i lavoratori con entrate elevate. Ad esempio le tasse per le persone con un alto reddito potrebbero quadruplicare, come riportato dal quotidiano Sonntagszeitung.

Il domenicale cita il seguente esempio: chi ha un reddito imponibile 140'000 franchi e si fa versare 350'000 franchi al momento del pensionamento, in futuro pagherà allo Stato 17'800 franchi invece di 6'580 franchi.

Le persone con un reddito basso potrebbero beneficiare della nuova regola, a seconda della loro situazione. Chi ha un reddito imponibile 60'000 franchi e si fa versare 250'000 franchi al momento del pensionamento, pagherebbe 3'650 franchi, mentre al momento paga 3'940 franchi.

Il sistema previdenziale sta raggiungendo i suoi limiti

Tashi Gumbatshang è responsabile del centro di competenza per la consulenza patrimoniale e previdenziale di Raiffeisen Svizzera. Per lui è chiaro che il sistema dei pilastri in Svizzera è una strategia pensionistica valida e altamente armonizzata.

Tuttavia il sistema sta raggiungendo i suoi limiti. Il motivo? «La demografia in Svizzera è cambiata. Le persone invecchiano e nascono meno bambini». Questo sta sbilanciando i regimi pensionistici.

Inoltre, il piano del Governo non è del tutto privo di problemi: «Il terzo pilastro contiene un cosiddetto sistema di incentivi. Si versa su un conto e il denaro si moltiplica grazie agli interessi, alle plusvalenze e ai dividendi sui titoli».

Se si versa in futuro nella convinzione che il denaro si moltiplicherà e poi si deve restituire una parte in tasse, l'incentivo a investire nel terzo pilastro diminuisce, afferma Gumbatshang.

Se il beneficio a investire in un sistema diminuisce, è possibile che le persone si riorientino e utilizzino il denaro altrove.

Sempre più verso la responsabilità personale

La tendenza si sta spostando sempre più verso la responsabilità personale. «Il sistema sta raggiungendo i suoi limiti. Soprattutto le persone della classe media dovrebbero organizzarsi», afferma Gumbatshang.

Ci si chiede se lo Stato possa raccogliere molto più denaro con la nuova proposta del Consiglio federale.

«Questo cambiamento avrebbe effetti che non possono essere adeguatamente previsti. L'esperienza ha dimostrato che tali interventi fiscali possono portare a cambiamenti nel comportamento, il che significa che l'effetto desiderato non può essere raggiunto o può addirittura essere dannoso», sostiene l'esperto.

Gli investimenti reali come alternativa nel terzo pilastro

Chi investe nella propria pensione dovrebbe riflettere attentamente su come e dove farlo.

Il consiglio di Gumbatshang è «di considerare gli investimenti in beni reali per il terzo pilastro. Ad esempio si può investire in un ampio portafoglio azionario».

«Naturalmente, bisogna mantenere il senso delle proporzioni», chiarisce l'esperto. Il terzo pilastro è ancora un buon investimento per la previdenza.

PLR e UDC criticano il piano del Consiglio federale

blue News ha chiesto il parere di tre politici. Andri Silberschmidt ci ha rimandato a un suo post su LinkedIn in cui si legge: «Il PLR rifiuta un'imposizione fiscale più elevata sui prelievi di capitale nei regimi pensionistici professionali e privati».

Il liberale sostiene che tale tassazione ridurrebbe l'incentivo a risparmiare per la pensione e che «coloro che hanno versato nella convinzione che ciò avrebbe portato loro vantaggi fiscali si sentirebbero truffati».

Anche la consigliera nazionale dell'UDC Diana Gutjahr critica il piano dell'Esecutivo. Secondo lei occorre innanzitutto considerare le spese piuttosto che le entrate.

E sottolinea inoltre l'importanza della certezza del diritto: «Deve valere la pena guadagnare bene e fare provviste per la vecchiaia. La proposta mina questo principio».

La democentrista critica anche la disparità di trattamento dei contribuenti, dato che la maggior parte di chi guadagna molto contribuisce già in modo sproporzionato al gettito fiscale: «La proposta di legge li costringerebbe a pagare ancora di più».

E non sono solo le persone che guadagnano molto a mettere da parte i loro soldi in questo modo: «Se questo venisse introdotto, sarebbe un segno che risparmiare non vale più la pena».

Gutjahr sottolinea anche la complessità della normativa: «Non vedo l'utilità dell'attuazione». Vuole invece che rimanga così com'è. «Dovrebbe esserci un incentivo ancora maggiore per le persone a voler risparmiare per la vecchiaia, per far sì che il lavoro valga la pena».

Il PS accoglie con favore la chiusura della «scappatoia fiscale»

Il PS sostiene una tesi diversa da quella dei partiti di destra. La consigliera nazionale Céline Widmer ci scrive: «Oggi le famiglie con redditi elevati sono incentivate a evitare le tasse attraverso il secondo e il terzo pilastro. Ciò significa che lo Stato sta perdendo grandi somme di entrate fiscali. Vorrei che questa scappatoia fiscale venisse chiusa».

Cédric Wermuth, co-presidente del partito socialista, afferma: «Il PS ritiene che questi sussidi fiscali degli ultimi anni debbano essere innanzitutto annullati e che la lotta alla criminalità fiscale debba essere intensificata».

I socialisti hanno anche presentato un piano su come realizzare ulteriori investimenti senza gravare sulle classi medie. «In termini concreti, possiamo naturalmente discutere l'adeguamento delle detrazioni per il secondo e terzo pilastro. Questi vanno principalmente a beneficio delle fasce di reddito più alte», afferma Wermuth.

Il partito di sinistra sostiene che le detrazioni potrebbero essere consentite, ad esempio, solo fino a un certo reddito.