Almeno uno svizzero Turisti sequestrati in Perù: «Verranno rilasciati»

Numerosi turisti peruviani, ma anche alcuni di altri Paesi latinoamericani ed europei, tra cui almeno uno svizzero, sono stati sequestrati giovedì da membri della comunità di Cuninico, nel distretto di Urarinas della provincia di Loreto. È stato comunicato che i turisti verranno rilasciati.

Le comunità della zona, riferisce la radio RPP di Lima, ha bloccato il transito di qualsiasi tipo di unità in navigazione sul fiume Marañón come misura di protesta per lo sversamento di petrolio avvenuto il 16 settembre in una gola delle montagne di Cuninico.

In dichiarazioni all'emittente Angela Ramírez, una delle persone bloccate, ha indicato che il gruppo è composto da circa 150 persone, fra cui appunto cittadini di Svizzera, Spagna, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela.

Fonti della Capitaneria di Porto di Iquitos, competente trattandosi di problemi riguardanti la navigazione fluviale, hanno confermato alle autorità diplomatiche italiane in Perù che fra gli ostaggi non risultano italiani.

Ramírez ha aggiunto che gli autori del sequestro intendono in questo modo protestare per la scarsa attenzione riservata loro dal governo dopo lo sversamento, che ha causato finora la morte di una donna e di due bambini.

Interpellato da Keystone-ATS, il DFAE ha dichiarato di essere a conoscenza dell'incidente. L'ambasciata è in contatto con le autorità competenti.

I turisti verranno rilasciati

I turisti saranno liberati. «Dopo aver discusso con il capo villaggio di Cuninico, la nostra richiesta di rilasciare le persone è stata accettata», ha annunciato venerdì l'ufficio del governo peruviano.

«La misura sarà eseguita a breve». Il leader locale Watson Trujillo Acosta ha confermato la decisione alla stazione radio RPP: «Il rispetto per la vita deve essere al primo posto. Faremo in modo che le persone sulla nave possano essere portate a destinazione».

SDA / dpa / Red

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