Per punire la Svizzera Mosca potrebbe trasferire i colloqui sul Caucaso da Ginevra in un altro Paese 

mp, ats

14.4.2024 - 16:28

La portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova (qui a sinistra nella foto) assieme al capo della diplomazia Serghiei Lavrov (a destra)
La portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova (qui a sinistra nella foto) assieme al capo della diplomazia Serghiei Lavrov (a destra)
Keystone

La Russia sembra voler punire la Svizzera per la sua posizione nella guerra in Ucraina. Il Cremlino sta valutando la possibilità di trasferire i colloqui sul Caucaso meridionale da Ginevra a un altro Paese, ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo.

«La Russia è costretta a sollevare la questione del trasferimento dei colloqui sulla regione del Nagorno-Karabakh, nel Caucaso meridionale, dalla Svizzera a un altro Paese», ha precisato oggi la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova all'agenzia statale Tass.

«Abbiamo ripetutamente avvertito la Svizzera che la sua posizione irresponsabile e apertamente ostile nei confronti della Russia è contraria alla neutralità», ha aggiunto la portavoce. Zakharova ha citato la partecipazione della Svizzera alle sanzioni contro la Russia e la sua «solidarietà illimitata con il regime di Kiev».

Alla luce di ciò, la Russia si sente costretta a considerare la questione del trasferimento dei colloqui internazionali sulla sicurezza e la stabilità nel Caucaso meridionale verso un altro Paese. La Russia è favorevole a un Paese «le cui autorità non intraprendano azioni che danneggino gli interessi di nessuno dei partecipanti a questo formato negoziale».

Offensiva dello scorso autunno

La portavoce del Ministero degli Esteri russo ha spiegato che diversi altri Stati si sono già detti disposti ospitare le riunioni periodiche di discussione.

La regione del Nagorno-Karabakh all'interno dell'Azerbaigian, popolata prevalentemente da armeni, è stata per molti anni oggetto di contesa tra Baku ed Erevan. Lo scorso autunno, con una sorprendente offensiva, l'Azerbaigian ha conquistato l'enclave. La Repubblica del Nagorno-Karabakh, non riconosciuta a livello internazionale, è stata sciolta il 1° gennaio 2024. Migliaia di armeni hanno lasciato la regione.

I colloqui per la pace e la risoluzione del decennale conflitto si sono recentemente arenati. Negli ultimi anni si sono svolte a Ginevra numerose discussioni diplomatiche tra le parti in conflitto.

Va ricordato che la Confederazione si impegna da anni a favore della pace nel Caucaso meridionale. Nell'ambito del suo mandato in qualità di potenza protettrice, la Svizzera rappresenta dal 2009 gli interessi diplomatici della Georgia a Mosca e gli interessi della Russia a Tbilisi.

mp, ats