IntegrazioneI comuni svizzeri lanciano l'allarme: il sistema di asilo è a rischio di collasso
kafa, ats
12.1.2025 - 08:24
La direttrice dell'Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) Claudia Kratochvil avverte del rischio di collasso del sistema di asilo in Svizzera sulla stampa domenicale. La situazione nei comuni rimane estremamente tesa, afferma.
Keystone-SDA, kafa, ats
12.01.2025, 08:24
12.01.2025, 09:06
SDA
Un recente sondaggio mostra che il 31% dei comuni cita l'assistenza ai richiedenti asilo come uno dei principali problemi, afferma Kratochvil in un'intervista alla NZZ am Sonntag.
Molti di loro non sanno più dove ospitare i richiedenti, ha aggiunto, sottolineando che il ricorso a rifugi sotterranei della protezione civile non è più un'eccezione, ma una pratica comune.
La direttrice dell'ACS osserva anche che l'accettazione dei rifugiati da parte dell'opinione pubblica è in calo e che il numero di famiglie ospitanti è diminuito drasticamente. Inoltre, «è molto difficile trovare persone qualificate che si occupino dei rifugiati».
Forfait per l'integrazione
Anche i tagli del Consiglio federale sono un problema, osserva Kratochvil. In particolare, la riduzione della somma forfettaria per l'integrazione di mezzo miliardo di franchi all'anno è «ingestibile» e avrà un impatto massiccio sui bilanci di Comuni e Cantoni.
I comuni sono già pesantemente gravati dalle 22.000 richieste di asilo in sospeso, aggiunge. Queste persone «si mettono in coda e bloccano posti che sono urgentemente necessari». Claudia Kratochvil ha invitato la Confederazione a ridurre rapidamente l'arretrato e a esaminare le domande nei centri federali per l'asilo.
Nonostante questo quadro a tinte fosche, la direttrice dell'ACS sottolinea progressi nel sistema d'asilo svizzero. I comuni sono ora più coinvolti nella «strategia globale in materia di asilo» e in autunno è previsto un vertice nazionale per creare una maggiore efficienza tra la Confederazione, i cantoni e i comuni, sottolinea.