Protezione dei dati Lemievaccinazioni.ch: SKS chiede di cancellare i dati

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24.3.2021 - 15:53

Immagine d'illustrazione
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© Ti-Press / Archivio

L'associazione svizzerotedesca dei consumatori SKS invita gli utilizzatori della piattaforma lemievaccinazioni.ch a richiedere la cancellazione dei propri dati. I gestori – sostiene – si sono giocati la fiducia della popolazione.

Ieri si era appreso che l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha aperto un procedimento formale contro il gestore della piattaforma, la Fondazione lemievaccinazioni.ch, in seguito alle violazioni dei dati segnalate dalla rivista online svizzerotedesca Republik. Stando a quest'ultima 450'000 dati inerenti allo stato vaccinale, tra cui 240'000 relativi a vaccinazioni contro il Covid-19, sono liberamente accessibili e manipolabili. Nel frattempo la piattaforma è stata disattivata fino a nuovo avviso.

Per la SKS è chiaro: «il capitolo lemievaccinazioni.ch è chiuso»: «una fondazione finanziata dall'industria farmaceutica con una simile sensibilità per la sicurezza informatica e la trasparenza» – si legge in un comunicato diramato oggi – è inaccettabile per la gestione di dati sanitari.

La Svizzera ha bisogno di un attestato di vaccinazione elettronico non falsificabile e conforme alle disposizioni in materia di protezione dei dati, che viene inoltre riconosciuto a livello internazionale. Ora spetta all'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) assumere la responsabilità per «un'alternativa sicura e degna di fiducia», afferma la SKS.

Da parte sua il vicepresidente dell'associazione Digitalswitzerland – nonché consigliere nazionale liberale radicale sangallese – Marcel Tobler sostiene che è necessaria una nuova soluzione entro tre mesi. A questo scopo il Consiglio federale e l'UFSP devono però chiedere aiuto per far fronte alla «mancanza di competenze», ha dichiarato nei confronti della trasmissione «Rendez-Vous» della radio svizzerotedesca SRF.

Digitalswitzerland ha offerto alla Confederazione la possibilità di svolgere congiuntamente un cosiddetto hackathon, una sorta di maratona informatica. «Ora spero che il Consiglio federale accetti questo aiuto (...) di modo che possiamo finalmente portarci avanti».

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