Votazioni La Legge Covid-19 approvata per la terza volta

vf, ats

18.6.2023 - 18:14

Il comitato a favore della proroga delle Legge Covid-19
Il comitato a favore della proroga delle Legge Covid-19
Keystone

Per la terza volta in due anni gli svizzeri approvano la strategia di Consiglio federale e Parlamento per lottare contro la pandemia. La proroga della legge Covid-19 ha raccolto oggi quasi il 62% di favori. In Ticino i sì sono stati il 57,8%, nei Grigioni quasi il 59%.

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Solo nei cantoni Svitto, Obvaldo e Appenzello Interno i contrari sono stati in maggioranza. La più alta percentuale di approvazione è stata registrata a Basilea Città, ben 73%, ma in alcuni cantoni romandi i favorevoli hanno mancato di poco il 70%. La partecipazione al voto si situa attorno al 42%.

Alcune disposizioni della legge Covid-19 quindi rimarranno in vigore fino a giugno del prossimo anno. Gli obiettivi di questo prolungamento sono due: permettere di intervenire per proteggere le persone particolarmente vulnerabili e applicare immediatamente misure in caso di una nuova ondata pandemica, secondo Governo e Parlamento.

Il risultato odierno non giunge a sorpresa. Consiglio federale, Parlamento e quasi tutti i partiti – tranne l'UDC, l'UDF e il Partito Pirata – hanno sostenuto il testo. L'approvazione a larga maggioranza della proroga è una buona notizia per diversi motivi, ha detto il presidente della Confederazione Alain Berset.

In primo luogo per le persone vulnerabili perché, anche se la pandemia è finita, il virus circola ancora e può creare problemi ai più fragili. Potranno ora continuare ad avere a disposizione anche farmaci non omologati in Svizzera.

Buona notizia per chi viaggia

È una buona notizia anche per chi viaggia visto che sarà possibile ottenere ancora un Certificato covid per recarsi in paesi che ancora lo esigono. Infine – ha concluso Berset – ne trarrà vantaggio anche il settore della ricerca visto la proroga fornisce una base legale per finanziare programmi di incoraggiamento per lo sviluppo di medicinali contro il Covid in Svizzera.

Dello stesso tenore le reazioni del Comitato a sostegno e della maggioranza dei partiti. «Con la legge Covid 19 continuiamo a garantire che le autorità possano agire rapidamente in un'eventuale situazione di emergenza per proteggere la salute pubblica e le persone particolarmente a rischio», ha detto il consigliere nazionale dell'Alleanza del Centro Lorenz Hess, membro del comitato.

Delusione e critiche ai media

I contrari alla proroga della Legge Covid-19 hanno reagito con comprensibile delusione al verdetto delle urne. E non hanno risparmiato critiche ai media.

Roland Bühlmann, copresidente degli Amici della Costituzione, promotori del referendum, sperava che la gente fosse diventata più saggia, ha detto a Keystone-ATS. L'allarmismo sul fatto di non essere preparati ad affrontare una nuova ondata pandemica ha ovviamente avuto un influsso sul risultato, ha detto.

Gli oppositori sono stati diffamati durante la campagna di votazione e definiti persone prive di solidarietà. I media e quasi tutta la politica hanno parlato della proposta in modo unilaterale e l'hanno sostenuta, ha dichiarato Bühlmann.

Deluso anche il presidente dell'UDF Daniel Frischknecht. «Al popolo è stato inoculato per due anni non solo il vaccino, ma anche un'opinione da parte dei media», ha detto Frischknecht. Gli oppositori del disegno di legge avrebbero voluto un riesame di varie questioni prima di prorogare la legge Covid 19. A quanto pare la maggioranza della popolazione non è invece interessata al necessario riesame degli effetti dei vaccini, del calo delle nascite nel 2022 e dell'eccesso di mortalità.

Una parte della popolazione non ha ancora fiducia nel governo federale per quanto riguarda le misure di lotta al coronavirus, ha spiegato Jean-Luc Addor, consigliere nazionale dell'UDC per il Vallese, alla radio RTS. «Il 40% resta mobilitato», ha concluso.

Tre votazioni per la Legge Covid

Il referendum contro la proroga della legge è stato promosso dal comitato «No alle restrizioni» ed ha raccolto 56'184 firme valide. Secondo i promotori, la possibilità di reintrodurre un certificato Covid in qualsiasi momento, così come altre misure discriminatorie come il tracciamento dei contatti, violerebbe i diritti fondamentali, dividendo la società in due classi. Inoltre costituisce un obbligo di vaccinazione mascherato, contrario alla libertà di vaccinazione sancita dalla legge.

La legge Covid-19 è stata creata come base giuridica temporanea all'apice della pandemia ed è in vigore dal 26 settembre 2020. Modificata più volte e oggetto di due referendum, è stata approvata dal popolo a giugno e a novembre 2021 con oltre il 60% dei voti.