A Locarno Italia e Svizzera adottano una dichiarazione congiunta sull'Ucraina

evpf, ats

12.8.2024 - 20:31

Il ministro degli esteri Ignazio Cassis e il suo omologo italiano e vicepresidente del Consiglio dei ministri, Antonio Tajani, hanno firmato oggi una dichiarazione congiunta sull'Ucraina a margine del Festival del Cinema di Locarno che lunedì celebra «la Giornata della diplomazia».

Antonio Tajani stringe la mano a Ignazio Cassis durante l'evento «Diplomacy Day», organizzato a margine del 77° Festival Internazionale del Film di Locarno.
Antonio Tajani stringe la mano a Ignazio Cassis durante l'evento «Diplomacy Day», organizzato a margine del 77° Festival Internazionale del Film di Locarno.
KEYSTONE/EPA/GIUSEPPE LAMI

In essa i due firmatari esprimono la loro «profonda preoccupazione» per la «continua aggressione» della Russia contro l'Ucraina. «La dichiarazione intende sottolineare l'impegno comune dei due Paesi per la pace», ha dichiarato Tajani ai media a Locarno.

Non è un caso che l'Italia e la Svizzera abbiano firmato la dichiarazione proprio oggi, giorno del 75° anniversario dell'adozione delle Convenzioni di Ginevra, ha spiegato Cassis, sottolineando che la Giornata della diplomazia offre una piattaforma per riflettere sulle relazioni diplomatiche.

Il conflitto «ha già causato gravissime conseguenze sociali ed umanitarie, nonché danni permanenti alle infrastrutture civili. Dalla Conferenza internazionale sulla pace in Ucraina svoltasi sul Bürgenstock lo scorso 16 giugno è giunto un forte appello alle parti coinvolte affinché venga garantita la sicurezza nucleare, messa a forte rischio dalle operazioni militari in corso, oltre che la sicurezza alimentare, e si proceda senza indugio alla liberazione di tutti i prigionieri di guerra, oltre che dei minori e civili ucraini deportati», si legge in una dichiarazione.

Conferenza per l'Ucraina in Italia nel 2025

L'Italia «si appresta ad ospitare la Conferenza Internazionale per la ricostruzione in Ucraina nel 2025, la quarta di una serie iniziata proprio in Ticino – a Lugano – e proseguita a Londra e Berlino. L'Italia assume questo impegno essenziale per la fase post-conflittuale e per dare una speranza di futuro al Paese».

«I due ministri hanno concordato di rimanere in contatto al fine di cooperare per creare le migliori condizioni per un secondo Vertice sulla pace che veda la partecipazione delle parti inclusa la Russia e di tutti gli attori globali interessati».

Italia e Svizzera, per arrivare a una pace giusta «invitano tutti gli attori internazionali interessati a non lesinare gli sforzi per giungere ad una piattaforma negoziale condivisa, basata sul rispetto del diritto internazionale e sui principi di integrità territoriale ed indipendenza degli Stati, sanciti nella Carta delle Nazioni Unite, considerando anche le proposte sinora da più parti avanzate per porre termine al conflitto», si aggiunge nella nota.

«Un'accoglienza amichevole in Ticino»

I due ministri hanno discusso anche delle relazioni bilaterali fra i due Paesi e dell'attualità internazionale sulle Isole di Brissago. Hanno inoltre parlato di approvvigionamento energetico, della questione dei rifugiati e del programma di ricerca Orizzonte Europa.

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri ha inoltre informato il suo omologo sui negoziati in corso con l'Unione europea e ribadito l'obiettivo del Consiglio federale di stabilizzare e sviluppare la via bilaterale con Bruxelles.

Tajani si è detto molto soddisfatto dei colloqui avuti. L'accoglienza in Ticino non è stata formale, ma amichevole, ha detto ringraziando anche Christian Vitta, presidente del Governo cantonale ticinese, con cui ha discusso sinergie nell'ambito della collaborazione transfrontaliera.

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