Votazioni Gli «oppositori dei vaccini» non si arrendono: «Pensiamo di lanciare di nuovo l'iniziativa»

daoe, ats

9.6.2024 - 15:03

«Stiamo pensando di lanciare nuovamente l'iniziativa», ha dichiarato a Keystone-ATS il promotore del testo Richard Koller.
«Stiamo pensando di lanciare nuovamente l'iniziativa», ha dichiarato a Keystone-ATS il promotore del testo Richard Koller.
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Mentre l'esito alle urne dell'iniziativa «Per la libertà e l'integrità fisica» è già deciso, i promotori e «oppositori dei vaccini» hanno dichiarato di non volersi arrendere, neppure di fronte alla netta sconfitta incassata oggi.

9.6.2024 - 15:03

«Stiamo pensando di lanciare nuovamente l'iniziativa», ha dichiarato a Keystone-ATS il promotore del testo Richard Koller. Una possibilità sarebbe quella di formulare l'iniziativa in modo più preciso, ha ribadito il presidente del Movimento per la Libertà Svizzera, che ha lanciato l'iniziativa. Un'altra opzione potrebbe essere un'iniziativa parlamentare equivalente.

Koller è convinto che l'iniziativa non è stata compresa correttamente dagli aventi diritto voto e per questo non è stata accolta. il 64enne inoltre attribuisce il motivo del fallimento in particolare alle risorse finanziarie limitate a disposizione del piccolo Comitato d'iniziativa.

Dal canto suo, il promotore Charly Pache, intervistato dalla RTS, ha descritto lo schiacciante rifiuto da parte del popolo svizzero una «grande delusione». Ha inoltre criticato la campagna del Consiglio federale e del Parlamento, definendo una «menzogna» il fatto che un «sì» alle urne avrebbe ostacolato il lavoro delle forze di polizia e delle autorità giudiziarie.

Poco interesse mediatico

Oltre al Movimento Svizzero per la Libertà, all'origine dell'iniziativa, tra i favorevoli alla modifica costituzionale si contavano anche l'Unione democratica di centro (UDC), l'Unione democratica federale (UDF) e il gruppo «Mass-Voll» che si è fin qui sempre opposto alle misure adottate dalla Confederazione durante la pandemia.

L'UDC tuttavia, non ha intrapreso una vera e propria campagna elettorale per battersi a favore dell'iniziativa. Il consigliere nazionale vallesano democentrista Jean-Luc Addor attribuisce la sonora bocciatura alla «memoria a breve termine» della popolazione.

Gli svizzeri hanno già dimenticato le misure adottate durante la pandemia, ha dichiarato Addor interpellato dall'agenzia di stampa Keystone-ATS. Il vallesano ha anche criticato i principali media elvetici, che a suo avviso non hanno dato abbastanza spazio ai promotori.

«Iniziativa inutile»

Secondo la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità, questa bocciatura è invece la prova che il testo non affronta un «problema reale». L'organo di coordinamento sanitario intercantonale ha definito l'iniziativa «inutile» e «disonesta».

In Svizzera, nessuno può essere vaccinato contro la sua volontà. Tale obbligo è escluso anche con la possibilità di una vaccinazione obbligatoria limitata nel tempo per alcuni gruppi di persone. Secondo la legge sulle epidemie - fra l'altro approvata dal popolo dieci anni fa - ciò sarebbe possibile in situazioni eccezionali.

Anche se il popolo ha votato a favore della possibilità di una vaccinazione obbligatoria, questa disposizione non è mai stata attuata, sottolineano le direttrici e i direttori cantonali della sanità in un comunicato stampa. Anche durante la pandemia di Covid, la vaccinazione obbligatoria non è mai stata discussa seriamente, aggiungono.

Il Consigliere nazionale Beat Flach (PVL/AG), nonché presidente del comitato «No all'iniziativa contro la vaccinazione», ha espresso il suo sollievo per il risultato odierno. «Spero che il tema possa considerarsi archiviato e che ora si possa tornare a parlare di argomenti più importanti», ha dichiarato l'argoviese a Keystone-ATS.

«Come società, siamo obbligati a prenderci cura dei più deboli. Questa iniziativa avrebbe reso tutto ciò impossibile», ha chiosato Flach, citato in un comunicato diffuso dal suo partito, i Verdi liberali.

Un diritto già sancito dalla Costituzione

Lanciata nel corso della pandemia di SARS-CoV-2, l'iniziativa promossa dal Movimento svizzero per la libertà intendeva fare in modo che gli interventi contro l'integrità fisica o psichica di una persona avvengano solo col consenso di quest'ultima e che, in caso di rifiuto, la persona interessata non possa essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali.

Per il Consiglio federale, Parlamento e il Comitato per il «no» all'iniziativa, l'integrità fisica e mentale è già garantita dalla carta fondamentale, per cui non era necessario apportare alcuna modifica in tale senso.

daoe, ats