Politica e valoriSanija Ameti resta, allora il comitato della Svizzera orientale di Operazione Libero si dimette
Lea Oetiker
4.11.2024
In seguito alla controversa pubblicazione sui social della foto «Madonna con bambino» crivellata da proiettili di Sanija Ameti, l'intero consiglio direttivo della Svizzera orientale di Operazione Libero si è dimesso.
04.11.2024, 10:58
04.11.2024, 11:33
Lea Oetiker
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In seguito alle controverse immagini di una foto della «Madonna con bambino» crivellata da colpi d'arma da fuoco pubblicate sui social da parte di Sanija Ameti, l'intero consiglio di amministrazione di Operazione Libero nella Svizzera orientale si è dimesso.
I cinque membri dell'esecutivo ritengono che il mantenimento di Ameti come co-presidente del movimento sia incompatibile con i loro valori,
La leadership nazionale continua invece a sostenerla.
Sanija Ameti subito dopo la bufera che l'ha travolta e dopo aver perso il suo posto di lavoro, malgrado le scuse, si è presa una pausa dalla vita pubblica.
All'inizio di settembre, la politica del Partito Verde Liberale (GLP) e co-presidente del movimento Operazione Libero Sanija Ameti è stata criticata dopo aver caricato su Instagram una foto di se stessa che sparava a un'immagine rappresentante una «Madonna con bambino».
In seguito al forte clamore suscitato, il consiglio direttivo della Svizzera orientale di Operazione Libero ha chiesto che Ameti si dimettesse dalla presidenza del movimento.
Poiché ciò non è avvenuto, l'intero comitato amministrativo della Svizzera orientale ha presentato le proprie dimissioni. Lo scrive la NZZ.
«Gli obiettivi statutari e l'organizzazione devono essere protetti»
Il giornale ha ricevuto un'e-mail in cui i cinque membri mostrano da un lato comprensione, ma dall'altro sottolineano come è pure importante proteggere gli obiettivi statutari e l'organizzazione.
Scrivono: «Per l'intero consiglio direttivo della Svizzera orientale, il fatto che Sanija rimanga in carica come copresidente non è compatibile con i nostri valori personali e con la nostra concezione di responsabilità, che abbiamo anche nei confronti di voi come membri dell'associazione».
Stefan Manser-Egli, copresidente di Operazione Libero, ha scritto in risposta a una richiesta della NZZ: «Siamo molto dispiaciuti per le dimissioni del consiglio direttivo della Svizzera orientale». Il fatto che i suoi membri abbiano un'opinione diversa va rispettato. Il caso è stato discusso intensamente in diverse occasioni, ha poi specificato.
Le altre sezioni sostengono Ameti
Manser-Egli ha aggiunto che la squadra continua a sostenere Ameti, anche se il suo post è «sbagliato e inappropriato».
La Svizzera orientale è una delle sei sezioni regionali di Operazione Libero. Le altre si sono espresse a favore della posizione del comitato nazionale, ossia che Ameti può mantenere la sua carica, ha precisato Manser-Egli.
L'episodio che ha coinvolto la consigliera comunale di Zurigo e membro dei Verdi liberali è diventato un caso giudiziario. La procura ha in effetti ricevuto una dozzina di denunce penali contro la donna. Ameti è già stata licenziata dall'agenzia di pubbliche relazioni Farner Consulting e il suo partito sta inoltre esaminando la possibilità di espellerla.
La 32enne aveva lei stessa postato su Instagram delle foto che la ritraevano con una pistola durante delle esercitazioni di tiro, oltre a un dipinto con Gesù e la Madonna crivellato di colpi. Si era poi scusata rimuovendo i contenuti, troppo tardi per fermare però il polverone mediatico.
Dopo lo scandalo che l'ha travolta si è presa una pausa dalla vita pubblica.