Dottorato in bilico? Spari su Gesù e Madonna, Sanija Ameti lascia i Verdi liberali ma perde il lavoro

nide, ats

9.9.2024 - 19:40

Sanija Ameti, politica zurighese, aveva pubblicato due foto su Instagram: una la ritraeva con una pistola in posizione di tiro, mentre nell'altra era visibile una raffigurazione con Cristo e la madonna crivellata di colpi. (Foto d'archivio)
Sanija Ameti, politica zurighese, aveva pubblicato due foto su Instagram: una la ritraeva con una pistola in posizione di tiro, mentre nell'altra era visibile una raffigurazione con Cristo e la madonna crivellata di colpi. (Foto d'archivio)
KEYSTONE

Ha sparato a un dipinto raffigurante Gesù e la Madonna. È quanto mostrano scatti pubblicati sabato dalla co-presidente di Operation Libero Sanija Ameti su Instagram sabato e in seguito rimossi. Il gesto l'è costato l'impegno nei Verdi liberali e pure il posto di lavoro. La società per la quale lavorava infatti l'ha licenziata. Potrebbe perdere anche la possibilità di completare il suo dottorato all'Uni di Berna?

Finita nella bufera, la consigliera comunale dei Verdi liberali a Zurigo ha rassegnato le dimissioni dal comitato della sezione cantonale del PVL e ha pure perso il lavoro presso un agenzia di pubbliche relazioni.

Domenica il Sonntagsblick ha pubblicato le immagini postate dalla politica zurighese su Instagram: una la ritraeva con una pistola sportiva in posizione di tiro, mentre nell'altra era visibile una raffigurazione con Cristo e la Madonna crivellata di colpi. La 32enne le aveva poi rimosse e si era scusata. 

Invano, il polverone soprattutto sui social era già partito, come pure nella vita reale.

Fuori dal partito, cacciata dal lavoro

Beat Rüfenacht, co-presidente del partito cantonale, ha confermato a Keystone-ATS quando riportato dal Blick e ha aggiunto che le dimissioni della sua ex collega sono avvenute di comune accordo.

Anche il PVL svizzero ritiene che permettere ad Ameti di restare nel partito potrebbe «danneggiare la reputazione» dello schieramento.

Per «evitare ulteriori danni», il PVL ha chiesto l'avvio «immediato» di una procedura di esclusione.

«Il nostro partito condanna ogni forma di violenza e di mancanza di rispetto per i simboli religiosi», si legge in una nota odierna. I verdi liberali auspicano inoltre che la diretta interessata rinunci anche all'iscrizione al partito.

Licenziata dall'agenzia di pubbliche relazioni

Anche il movimento Operation Libero ha condannato il gesto, precisando tuttavia di apprezzare Ameti come «politica, co-presidente e amica».

Secondo quanto riportato dai portali online di Tamedia, Sanija Ameti è inoltre stata licenziata dall'agenzia di pubbliche relazioni Farner Consulting. «Siamo arrivati alla conclusione che il contratto di lavoro andava rescisso», ha confermato un responsabile a Keystone-ATS.

Avvocata, nata in Bosnia-Erzegovina e presidente di Operazione Libero da circa tre anni, Sanija Ameti potrebbe a questo punto avere problemi anche con la legge: «La polizia cantonale di Zurigo è a conoscenza del post in questione e sta indagando sul suo contenuto», indica una nota diffusa in serata.

«Comportamento inaccettabile», in bilico pure il dottorato?

I giovani UDC hanno da parte loro reso noto di aver sporto denuncia per perturbamento della libertà di credenza e di culto.

Anche Nicolas Rimoldi, fondatore del movimento «no-vax» Mass-Voll, ha annunciato di voler fare lo stesso. L'UDC ha presentato un'interrogazione anche al Parlamento cantonale di Berna, dato che Ameti lavora come dottoranda all'Università della Città federale.

Una lettera di scuse ai vescovi non basta

In una nota la Conferenza dei vescovi svizzeri ha condannato il «comportamento inaccettabile» di Sanija Ameti. Come molti cattolici, i vescovi svizzeri si sentono offesi nella loro sensibilità religiosa.

Essi si dicono anche grati per una lettera che Ameti ha scritto al vescovo di Coira e nella quale chiede perdono alla comunità cattolica.

Lettera che tutta via non toglie nulla alla necessità di esprimere la profonda disapprovazione per un simile gesto.

nide, ats