Svizzera Da lunedì si passa al «2G/2G+» e si torna al telelavoro. Limitazioni anche per le riunioni private

ATS / sam

17.12.2021

Nuove restrizioni in arrivo per combattere la pandemia di Covid, soprattutto per le persone che non sono né vaccinate, né guarite. Le ha annunciate il consigliere federale Alain Berset in conferenza stampa.

ATS / sam

17.12.2021

Da lunedì si passerà in regime di «2G» e sarà anche necessario indossare la mascherina negli spazi chiusi, tranne che per consumare (ma solo stando seduti). Qualora non fosse possibile (per esempio per le corali o nelle discoteche) verrebbe di regola richiesto anche un test negativo (regola «2G+»). Si torna inoltre al telelavoro obbligatorio e le riunioni private con non vaccinati o guariti vengono limitate a 10 persone.

La situazione epidemiologica è preoccupante, afferma il Governo. Il numero di ricoveri in ospedale continua ad aumentare e in alcune regioni le unità di terapia intensiva sono giunte al limite: il 13 dicembre è stata superata per la prima volta la soglia critica di 300 pazienti covid in cure intense. A inizio novembre erano solo un centinaio, ha detto il consigliere federale Alain Berset oggi davanti ai media di Palazzo federale.

A partire dalla soglia raggiunta attualmente non è più possibile garantire un'assistenza ottimale a tutti i pazienti ricoverati, poiché gli ospedali dovranno rinviare trattamenti. Se l'attuale tendenza non viene interrotta, i malati covid in cure intense raggiungeranno inoltre quota 350-400 entro fine anno. Più in generale, ogni giorno ci sono 150 ricoveri in ospedale supplementari, ha affermato Berset.

L'esecutivo - secondo quanto riferito dal ministro della sanità - ha peraltro deciso oggi di «raccomandare fortemente» ai cantoni di rinviare gli interventi non urgenti per alleggerire il carico del personale sanitario. Berna vuole poi analizzare assieme ai Cantoni in che modo si potrebbe aumentare il numero di letti in terapia intensiva.

A ciò si aggiungono le infezioni causate dalla nuova variante Omicron, più contagiosa della Delta, che dovrebbero aumentare notevolmente ancor prima di Natale. Non è ancora chiaro quanto sia pericolosa né in che misura i vaccini attualmente in uso proteggano dal contagio e da decorsi gravi della malattia. Restano insomma tante incertezze, ha detto il ministro della sanità.

La vaccinazione e la guarigione da una precedente infezione - ha proseguito Berset - sembrerebbero offrire una protezione molto meno efficace contro la nuova variante. La protezione è tuttavia nettamente più alta per chi si è vaccinato o ha fatto il richiamo di recente, ha precisato la responsabile della sezione controllo delle infezioni presso l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Virginie Masserey.

Date queste premesse, un ulteriore giro di vite è inevitabile. La «colpa» è di Omicron: per tenere sotto controllo la variante Delta le misure attuali sarebbero forse state sufficienti, ha detto il ministro della sanità.

Le nuove misure, limitate al 24 gennaio 2022, colpiranno anche le persone vaccinate e guarite, visto che la variante Omicron è molto contagiosa. L'obiettivo è di proteggere al meglio le strutture ospedaliere da un ulteriore sovraccarico in modo da garantire a tutti se necessario l'accesso alle cure intensive. Si tratta anche di evitare nuovi lockdown, ha precisato Berset.

«2G» e «2G+»

Le nuove restrizioni ricalcano a grandi linee la prima variante presentata una settimana fa. Concretamente, da lunedì si passerà al dispositivo «2G» (ossia accesso riservato solo alle persone vaccinate e guarite, dal tedesco «geimpft» o «genesen») in tutte le aree al chiuso in cui attualmente si applica la regola «3G». In caso di infezione queste persone - ossia i vaccinati e i guariti - hanno infatti una probabilità molto alta di essere protette da un decorso grave o dall'ospedalizzazione.

Allo stesso tempo sarà obbligatorio indossare una mascherina e le consumazioni saranno possibili solo restando seduti. Queste regole si applicano anche nelle aree di ristoro delle manifestazioni. Per gli eventi all'aperto con più di 300 persone continuerà invece ad essere applicata la regola «3G» (accesso riservato anche ai testati, «getestet»). Gli hotel potranno dal canto loro continuare a ospitare clienti non vaccinati, ma questi non potranno accedere al ristorante.

Più in generale, le attività senza mascherina e il consumo di bevante e cibi senza restare seduti rimarrà possibile, ma a una condizione: oltre che essere in possesso di un certificato «2G» sarà necessario anche disporre di un test negativo. Questa regola chiamata «2G+» concerne, ad esempio, le discoteche, i bar e certe attività sportive e culturali del tempo libero, come le prove di coro o di una banda ma anche le attività sportive intense e le piscine. La normativa non si applicherà agli adolescenti e bambini di meno di 16 anni.

Grazie all'obbligo del test sarà garantito che nessuna persona positiva partecipi a tali manifestazioni. Rispetto alle proposte inviate in consultazione una settimana fa c'è però una novità: il tampone non sarà richiesto a chi ha ricevuto una dose di vaccino o è guarito dal virus da meno di quattro mesi.

Parallelamente, l'accesso al cosiddetto booster diventerà possibile già dopo 4 mesi, ha annunciato Berset. Ciò significa che tutti quelli che si sono fatti vaccinare prima di metà agosto potranno a breve ricevere la terza dose. La raccomandazione diventerà ufficiale nel corso della settimana prossima, ha precisato Virginie Masserey.

Le strutture e manifestazioni soggette alla limitazione «2G», per esempio palestre e ristoranti, potranno poi rinunciare all'obbligo della mascherina e all'obbligo di stare seduti durante le consumazioni se applicheranno volontariamente la regola «2G+».

Da notare che le persone che non possono farsi vaccinare per motivi medici possono accedere alle strutture e alle manifestazioni per le quali vige il «2G» o il «2G+» presentando un certificato medico e un test negativo. Devono inoltre portare la mascherina, se possibile.

Negozi e chiese restano accessibili

Il «3G» e il «2G+» continuerà invece a non essere richiesto per entrare nei negozi. Qui rimane in vigore soltanto l'obbligo di portare la mascherina, oltre alle raccomandazioni di rispettare le misure di igiene, come tenersi a distanza e lavarsi le mani.

Viene anche mantenuta la disposizione speciale per i servizi religiosi, che prevede la possibilità di accogliere all'interno dei luoghi di culto fino a 50 persone senza pass. L'accesso alla messa di Natale sarà così garantito a tutti, a condizione di indossare una mascherina protettiva. Se dovessero essere presenti più di 50 persone, varrebbe la regole «2G».

Riunioni private e telelavoro

Restrizioni per le persone non immunizzate sono previste anche per gli incontri privati al chiuso: se è presente una persona non vaccinata o guarita di più di 16 anni, questi saranno limitati a dieci persone, bambini inclusi. I limiti massimi assoluti, 30 persone al chiuso e 50 all'aperto, rimangono.

Allo scopo di limitare i contatti sociali nella popolazione e ridurre il flusso di pendolari, il Governo ha anche decretato l'obbligo del telelavoro, ha spiegato Berset. Se l'home-working non dovesse essere possibile, c'è l'obbligo di indossare la mascherina nei locali in cui è presente più di una persona.

Le nuove regole
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Scuole

L'obbligo di portare la mascherina protettiva viene inoltre esteso alle scuole del livello secondario II (settore post obbligatorio come licei e scuole professionali). L'esecutivo invita però i cantoni di estenderlo anche ai livelli inferiori, e molti lo hanno già fatto. Il governo raccomanda anche di effettuare test ripetitivi nelle scuole per rompere le catene di infezione.

Nelle università e nelle scuole universitarie professionali non si tornerà invece all'insegnamento a distanza, visto che la fine del semestre è ormai alle porte. Nel livello terziario, per determinate offerte formative e gli esami è reintrodotta la limitazione dell'accesso alle persone vaccinate, guarite o risultate negative al test. Per la formazione continua valgono le regole applicate alle manifestazioni.

Test gratuiti

In ossequio alle recenti decisioni del Parlamento, il Consiglio federale deciso che i test anti-covid torneranno ad essere parzialmente a carico della Confederazione. Saranno coperti i test antigenici rapidi e quelli PCR salivari aggregati. Anche i test PCR individuali per le persone sintomatiche e i loro contatti saranno gratuiti. Non saranno invece rimborsati i test PCR individuali, quelli autodiagnostici e i test anticorpali.

Il nuovo sistema di assunzione dei costi sarà valido da domani, sabato 18 dicembre. Dal 17 gennaio, inoltre, a tutti coloro che si sottoporranno ai test ripetuti verrà rilasciato un certificato COVID.

Viaggi internazionali

Il Consiglio federale ha anche discusso delle nuove regole d'entrata in Svizzera, in particolare del doppio test per i viaggiatori anche per le persone vaccinate o guarite. Da lunedì oltre ai test PCR, eseguiti al massimo 72 ore prima, saranno accettati anche i test antigenici rapidi eseguiti non oltre 24 ore prima. Le persone vaccinate e guarite potrebbero limitarsi a un solo tampone invece di due.

Queste disposizioni continueranno a non interessare chi viaggia nelle zone di frontiera (frontalieri compresi quindi). Continueranno a essere esentati dal modulo di contatto e tal tampone. Sono considerate zone di confine le regioni amministrative alla frontiera con la Svizzera, per l'Italia Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige.

Nuove regole per l'entrata in Svizzera
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Fornitura garantita di vaccini

Nella sua seduta odierna il governo si è infine occupato anche della questione dell'acquisto di vaccini. Per il primo semestre del 2022, la Confederazione si era già assicurata 7 milioni di dosi Moderna e Pfizer/BioNTech ciascuno. Ora l'esecutivo ha deciso di ordinare altri 7 milioni di dosi ciascuno anche per il secondo semestre.

Nel 2022 saranno così a disposizione circa 34 milioni di dosi, abbastanza per immunizzare tutti coloro che lo desiderano, anche nel caso in cui una variante del virus immunoevasiva cambi il corso della pandemia e renda necessaria la somministrazione di dosi supplementari.

Da notare che conformemente ai contratti vigenti, la Svizzera ottiene sempre l'ultima versione del vaccino disponibile, a condizione che sia approvata da Swissmedic.

Richiamo possibile già dopo 4 mesi

L'accesso al cosiddetto booster diventerà possibile già dopo 4 mesi. Lo ha detto il consigliere federale Alain Berset oggi davanti ai media. Ciò significa - ha proseguito Berset - che tutti quelli che si sono fatti vaccinare prima di metà agosto potranno a breve ricevere la terza dose.

La raccomandazione diventerà ufficiale nel corso della settimana prossima, ha precisato la responsabile della sezione controllo delle infezioni presso l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) Virginie Masserey.

La situazione pandemica in Svizzera

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 9941 nuovi casi di Covid-19. Sono inoltre stati segnalati 42 nuovi decessi e altre 167 persone sono state ricoverate in ospedale. Esattamente una settimana fa, l'UFSP ha annunciato 10'163 casi, 51 decessi e 160 ricoveri.

In Ticino si sono registrati 266 nuovi casi che portano il totale dall'inizio della pandemia a 42'190. Si registra un nuovo decesso per cui il numero complessivo delle vittime è di 1030. Nei Grigioni, la pagina web dedicata all'evoluzione del Covid indica 283 nuove infezioni in 24 ore per un totale di 26'598. I decessi salgono a 219 (+3).