Pandemia Nel 2020 in Svizzera forte aumento delle prestazioni sociali

ev, ats

25.9.2023 - 14:27

Soprattutto nell'ambito della disoccupazione, le prestazioni sociali nel 2020 hanno segnato un forte aumento temporaneo con un incremento di 14,3 miliardi di franchi (foto simbolica)
Soprattutto nell'ambito della disoccupazione, le prestazioni sociali nel 2020 hanno segnato un forte aumento temporaneo con un incremento di 14,3 miliardi di franchi (foto simbolica)
Keystone

Nel 2020, primo anno della pandemia, le spese per le prestazioni sociali in Svizzera hanno segnato temporaneamente un forte incremento, dovuto in particolare alle indennità versate per il lavoro ridotto e la disoccupazione.

Keystone-SDA, ev, ats

Lo ha constatato l'Ufficio federale di statistica (UST) nel suo rapporto quadriennale sulla situazione sociale della Svizzera, pubblicato oggi. Altro dato: il tasso di povertà si è attestato all'8,7%, in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto al rapporto del 2019.

Dall'ultimo rapporto di quattro anni fa, alle sfide da affrontare si è aggiunta la gestione della pandemia globale di Covid-19, indica l'UST. A seguito della crisi sanitaria si è registrato, tra l'altro, un forte calo del prodotto interno lordo (PIL) per abitante e un aumento del tasso di disoccupazione.

Di conseguenza, soprattutto nell'ambito della disoccupazione, le prestazioni sociali nel 2020 hanno segnato un forte aumento temporaneo con un incremento di 14,3 miliardi di franchi. Le indennità per lavoro ridotto, l'indennità per perdita di guadagno destinata ai lavoratori indipendenti o indennità giornaliere supplementari per persone disoccupate, hanno attenuato gli effetti negativi della pandemia o evitato un aumento più marcato della disoccupazione.

Aumento delle prestazioni sociali

Con 200 miliardi di franchi, le prestazioni sociali rappresentano circa un terzo del PIL. Nell'ultimo rapporto 2019 erano pari a 175 miliardi, ossia poco più del 26% del PIL.

Secondo l'UST, da diversi anni la politica sociale svizzera si trova ad affrontare sfide importanti. Tra queste, l'invecchiamento e i suoi effetti sul finanziamento delle assicurazioni sociali, nonché l'aumento della popolazione straniera residente. A ciò si aggiungono i cambiamenti nel mercato del lavoro che influenzano i percorsi professionali e incidono sull'occupazione di alcuni gruppi di lavoro.

Senza i trasferimenti sociali previsti dal sistema di sicurezza sociale, quasi un terzo della popolazione svizzera sarebbe privo di reddito, osserva l'UST. Con le sole prestazioni di vecchiaia e superstiti, questo valore quasi si dimezza.

4,2% di poveri nonostante il lavoro

Le famiglie monoparentali, le persone di nazionalità straniera e quelle senza istruzione post-obbligatoria sono spesso in condizioni di povertà reddituale. L'attività professionale tuttavia non è sempre garanzia di un salario sufficiente per il sostentamento: il 4,2% della popolazione attiva occupata viveva al di sotto della soglia di povertà nel 2021. Ciò rappresenta una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al 2019.