BancheL'UDC pone le sue condizioni per la fusione di Credit Suisse e UBS
bt, ats
22.3.2023 - 17:32
Il gruppo UDC alle Camere vuole che le garanzie finanziarie della Confederazione – in totale 109 miliardi di franchi – nell'ambito dell'operazione UBS-Credit Suisse siano approvate dal Parlamento solo a determinate condizioni.
22.03.2023, 17:32
22.03.2023, 17:41
SDA
Il partito chiede ad esempio al Consiglio federale un impegno vincolante per migliorare la normativa «too big to fail».
In futuro, scrive l'UDC in una nota odierna, tale regolamentazione dovrà sempre essere applicata, indipendentemente dal modo in cui una banca è arrivata sull'orlo del collasso. Se ciò non fosse possibile, questi istituti dovrebbero vendere le loro attività all'estero o abbandonare segmenti significativi degli affari.
Secondo i democentristi, il governo deve inoltre assicurare che la situazione venutasi a creare in Svizzera con la nuova UBS verrà chiarita. Nonostante l'unione fra i due leader elvetici del settore, bisogna garantire la concorrenza.
Indagine su condotta, responsabilità e remnuerazioni
In terzo luogo, prosegue l'UDC, l'esecutivo deve dichiarare che indagherà sulla condotta, sulla responsabilità e soprattutto sulle remunerazioni del consiglio d'amministrazione e della direzione di Credit Suisse. Andrà poi spiegato come fare affinché i piani alti possano essere chiamati a rispondere delle loro azioni.
Il partito vuole anche sapere come si possano riavere indietro i bonus «ingiustificati». La sospensione di parte di tali compensi variabili annunciata ieri dal Consiglio federale va accolta con favore, indica il gruppo democentrista, ma il governo deve pure recuperare retroattivamente quelli distribuiti in passato.
Una sessione straordinaria delle Camere federali dopo Pasqua
Come i Verdi, l'UDC vorrebbe un sistema in cui vengano separate le attività bancarie, che non ha trovato la maggioranza in Parlamento dopo il salvataggio di UBS nel 2008. «Speriamo che ora gli altri partiti diano una mano» sulle condizioni prima di approvare le garanzie miliardarie, si afferma nel comunicato.
L'UDC vede anche di buon occhio la convocazione di una sessione straordinaria delle Camere federali, peraltro già ufficializzata ieri sera, sul tema dell'acquisizione di Credit Suisse. L'appuntamento si terrà dopo Pasqua.
Il gruppo è poi aperto alla richiesta di istituire una Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sulla vicenda, soluzione caldeggiata dalla sinistra. In particolare, sostengono i democentristi, andrebbe messo sotto la lente il ruolo dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).