CovidCovid: elaborata strategia per sgravare le cure intense
nw, ats
15.12.2021 - 11:11
Il coronavirus ha provocato a più riprese il sovraccarico dei reparti di cure intense in Svizzera. Ora, diversi attori del settore hanno precisato un concetto per il coordinamento a livello nazionale.
15.12.2021, 11:11
15.12.2021, 11:27
SDA
Per reagire alla difficile situazione pandemica, si legge in un comunicato odierno del Servizio sanitario coordinato (SSC), ogni reparto di cure intense deve aderire a una rete ospedaliera per trasferimenti di pazienti e compensazioni di capacità. L'obiettivo è quello di equilibrare il grado di occupazione all'interno della rete.
In secondo luogo, in caso di grado di occupazione elevato (pari o superiore all'85%), e di una quota pari almeno al 50% di pazienti malati di Covid-19 all'interno di una di queste reti, verranno organizzati trasferimenti in altre meno sature. In una situazione del genere le relative reti ospedaliere concordano i trasferimenti con il servizio di coordinamento nazionale.
Oltre a evitare sovraccarichi a livello regionale, spiega il SSC, questo sistema di coordinamento a due livelli serve a conservare una capacità d'accoglienza omogenea in tutta la Svizzera. L'intenzione è che ospedali e Cantoni si sostengano reciprocamente in misura ancora maggiore nel trasferimento dei pazienti e rinviino altri interventi non urgenti per migliorare la disponibilità di posti nelle cure intense.
Queste precisazioni sono state concordate ieri, oltre che dal SSC, dalla Conferenza delle direttrici e dei direttori della sanità (CDS), dall'associazione H+ Gli ospedali svizzeri, nonché dalla Società svizzera di medicina intensiva (SSMI).