Affondato più di 100 anni fa Ecco le incredibili immagini del relitto della «Endurance» perfettamente conservato

tbz

15.10.2024

Il relitto della nave «Endurance» giace da oltre 100 anni a 3000 metri di profondità vicino all'Antartide.
Il relitto della nave «Endurance» giace da oltre 100 anni a 3000 metri di profondità vicino all'Antartide.
Falklands Maritime Heritage Trust

Nuove immagini mostrano le condizioni di conservazione straordinariamente buone in cui si trova la «Endurance», ossia la nave da spedizione di Ernest Shackleton, affondata oltre 100 anni fa nel gelido Mare di Weddell in Antartide.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Nuove immagini mostrano che la nave da spedizione di Ernest Shackleton «Endurance», affondata nel gelido Mare di Weddell in Antartide oltre 100 anni fa, si è conservata incredibilmente bene.
  • La nave, che nel 1915 rimase bloccata nel ghiaccio e alla fine affondò, è stata ritrovata nel 2022 a 3'000 metri di profondità.
  • Il sartiame, il timone e la carpenteria sono straordinariamente ben conservati. A bordo si possono ancora vedere i piatti dell'equipaggio e uno stivale.
  • Le immagini in 3D del relitto fanno parte del nuovo film documentario «Endurance», che racconta la storia della spedizione e della scoperta della nave.

La famosa nave «Endurance», affondata nel 1915 dopo essere rimasta bloccata nel ghiaccio, è stata ritrovata nel 2022 a 3'000 metri di profondità sotto quello che Ernest Shackleton descrisse come «la parte peggiore del peggior mare del mondo», come riporta il «Guardian».

Ora una nuova scansione 3D ha rivelato dettagli inediti del relitto: l'impressione è che la nave sia stata miracolosamente portata a riva dal Mare di Weddell tutta intera.

«È assolutamente fantastico. Il relitto è quasi intatto, come se fosse affondato ieri», afferma Nico Vincent, la cui organizzazione «Deep Ocean Search» ha sviluppato la tecnologia per le scansioni insieme a Voyis Imaging e alla McGill University.

Le immagini sono state realizzate per il nuovo film documentario «Endurance» a partire da 25'000 scansioni digitali in 3D del relitto, mappate da robot subacquei al momento della sua scoperta.

Queste mostrano quanto poco sia cambiata la nave durante il secolo trascorso dal suo affondamento. Il sartiame, il timone e la carpenteria sono straordinariamente ben conservati sotto l'acqua gelida. Inoltre sul ponte sono ancora visibili alcuni piatti dell'equipaggio e uno stivale.

Le scansioni mostrano anche uno stivale che potrebbe essere appartenuto a Frank Wild, il secondo in comando di Shackleton.
Le scansioni mostrano anche uno stivale che potrebbe essere appartenuto a Frank Wild, il secondo in comando di Shackleton.
Falklands Maritime Heritage Trust

È particolarmente degno di nota il fatto che tra i detriti sia visibile una pistola lanciarazzi. Si tratta probabilmente della stessa pistola che fu sparata da Frank Hurley, il fotografo della spedizione, quando l'«Endurance» affondò. Un evento che lui descrisse nel suo diario.

«Hurley prende questa pistola lanciarazzi e spara in aria con un'enorme miccia come tributo alla nave», ha raccontato al «Guardian» John Shears, che ha guidato la spedizione che ha ritrovato l'imbarcazione.

«Nel diario parla di lasciarla sul ponte. Ed eccoci qui: torniamo più di 100 anni dopo e troviamo poi questo lanciarazzi. Incredibile».

Il fallimento della traversata antartica di Shackleton

L'equipaggio dell'Endurance posa per una foto nel 1915.
L'equipaggio dell'Endurance posa per una foto nel 1915.
Keystone

Shackleton e il suo equipaggio di 27 persone salparono alla fine del 1914 per tentare la prima traversata terrestre del Continente, ma furono rapidamente intrappolati dal ghiaccio e si arenarono. Alla fine la nave cedette all'immensa pressione e affondò.

Il comandante guidò allora un piccolo gruppo di suoi uomini attraverso il mare in tempesta fino alla Georgia del Sud per cercare aiuto e salvare i 22 uomini accampati sul ghiaccio. Miracolosamente nessuno dei membri dell'equipaggio perse la vita.